“Mirò”, la figura di un piccolo mostro per spiegare ai bambini l’accettazione di sé – .

Scuola – La giovane autrice romana Giulia Brocco presenta all’asilo nido comunale Sutri-Colle Diana il libro con le illustrazioni di Julien Bertolin – La scrittrice: “Un metodo educativo per aiutarli a crescere e ad apprezzare i valori importanti della vita”

di Federica Focaracci

Sutri – “Mirò”, la figura di un mostro per spiegare ai bambini l’accettazione di sé e l’inclusione.

Sutri – Giulia Brocco presenta il libro “Mirò” ai bambini del nido


Presso l’asilo nido comunale Sutri-Colle Diana, in collaborazione con la cooperativa Gea onlus, durante il laboratorio di lettura, l’autrice Giulia Brocco ha parlato del suo libro “Mirò”, una pubblicazione pensata per i bambini da 0 a 10 anni con le illustrazioni di Julien Bertolin . “Mirò” fa parte di un progetto educativo volto sia ad aumentare l’inclusione e l’accettazione nei bambini, sia a valorizzare l’importanza della lettura in tenera età.

“Mirò” è la storia di un piccolo mostro che, guardandosi allo specchio, scopre di non piacersi e decide di cambiare forma fino a comprendere che l’unica forma possibile è essere se stesso. È il primo libro in Italia scritto da un giovane scrittore romano sull’accoglienza nei bambini.

“Hai mai sentito “Che mostro” o “Sei brutto come un mostro!”? Mirò è un mostro e non è un caso – spiega Brocco –. La radice della parola Mirò deriva dal verbo italiano “mirare” osservare, guardare con interesse, da qui l’aggettivo “mirabile” degno di attenzione. Ciò dimostra che anche i mostri sono belli e si possono vedere, meravigliosi. Cosa c’è di meglio da far capire al bambino se non con l’idea del mostro? È un progetto pensato per cambiare le nuove generazioni. Al giorno d’oggi credo che ce ne sia sempre più bisogno considerando la società in cui viviamo”.

Il peluche “Mirò” e il libro di Giulia Brocco


L’autrice ha già presentato il libro in varie parti d’Italia e il nido della Tuscia è stato tra le prime scuole ad accoglierla per sensibilizzare i bambini sull’argomento. Da Sutri il progetto di Giulia Brocco è arrivato anche alle scuole materne ed elementari di Manziana, Canale Monterano, Montevirginio e Bracciano.

“Il personaggio di Mirò nasce da un’esigenza di recuperare il rapporto con se stessi e con gli altri in un’era iper-digitalizzata – spiega -. Attraverso il libro cerchiamo di dare ai bambini strumenti per insegnare loro ad essere empatici, ad accettare la diversità di ognuno di noi e soprattutto ad accettare se stessi. Solo così vedremo la diversità come una ricchezza, sarà rispetto reciproco e non avremo il senso di inadeguatezza e di doverci conformare agli altri come se non fossimo già bravi come siamo. Dobbiamo imparare a dare più valore a ciò che è dentro di noi, alla cultura, ai nostri bisogni”.

Sutri – Giulia Brocco presenta il libro “Mirò” ai bambini del nido


Oltre ai temi dell’accoglienza e dell’inclusione, Giulia Brocco sottolinea anche l’importanza della lettura fin dai primi anni di vita.

“Al laboratorio di lettura ricordo quanto sia prezioso e fondamentale leggere ad alta voce ai bambini – sottolinea -: aiuta a creare un legame tra adulto e bambino, stimola e arricchisce il linguaggio, favorisce lo sviluppo cognitivo dei bambini, permettendo loro di acquisire competenze e fondamentali preziosi. Aiuta anche a esprimere meglio le emozioni, a migliorare l’attenzione, la memoria e il pensiero logico. La lettura può davvero cambiare le cose e avere un impatto positivo sulla crescita. La lettura è come un gioco che stimola la fantasia e la curiosità”.

“Ci tengo molto a questo progetto – spiega l’autore a Tusciaweb – e alla sua diffusione nelle scuole perché credo che sia qualcosa di importante per i bambini. È un nuovo metodo da trasmettere loro per insegnare loro valori preziosi come l’accettazione e l’inclusione divertendosi attraverso un personaggio che da una fiaba diventa reale attraverso il gioco nella loro quotidianità.”

Sutri - Giulia Brocco presenta il libro

Sutri – Giulia Brocco presenta il libro “Mirò” ai bambini del nido


“Mirò non è solo un libricino – ribadisce Brocco – ma è soprattutto uno strumento di rivolta contro i soprusi della società che sempre più ci portano al conflitto piuttosto che all’incontro con gli altri e soprattutto con noi stessi”.

Un incontro che ha suscitato gioia e interesse nei bambini che sono stati subito attenti e incuriositi dalla storia di Mirò. “Ho salutato con emozione i piccoli dell’asilo nido di Sutri e i collaboratori della cooperativa Gea. In definitiva, l’incontro è un dono reciproco”.

Federica Focaracci

6 maggio 2024

 
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