TORINO – Premio Adei, nuovi incontri all’insegna dei libri – .

TORINO – Premio Adei, nuovi incontri all’insegna dei libri – .
TORINO – Premio Adei, nuovi incontri all’insegna dei libri – .

«La cultura come luce per illuminare un tempo di oscurità, e i libri come strumenti per sconfiggere l’ignoranza che porta al pregiudizio e, da questo, all’antisemitismo». Concetti ribaditi da scrittori, istituzioni e ospiti delle giornate finali del XXIV Premio Letterario Adei Wizo “Adelina Della Pergola” celebratosi a Torino l’8 e 9 maggio. Ogni discorso legava l’attualità allo spirito del premio: l’Adei lo ha ideato nel 2000 con l’obiettivo di diffondere narrativa su temi ebraici. Successivamente è stata creata un’ulteriore sezione dedicata ai bambini, coinvolti in qualità di giurati, per favorire la lettura di testi capaci di aiutarli a crescere come cittadini consapevoli.
La due giorni si è aperta al Circolo dei Lettori, con il saluto della direttrice Elena Loewenthal, e l’intervento della presidente nazionale dell’Adei Susanna Sciaky, a cui è seguito quello dell’ospite d’onore: l’attore Luca Barbareschi, moderato da Ada Treves. Il palco era circondato dai ragazzi, gli studenti del liceo Pietro Colonna di Galatina che da 11 anni seguono ogni fase della premiazione. In collegamento da Israele è stato Sergio Della Pergola, che insieme alla sorella Mara sostiene l’iniziativa dedicata alla madre: «Può sembrare strano parlare di letteratura mentre c’è una guerra e ci sono 130 ‘deportati’, ma è un po’ di sanità mentale da quello storico spartiacque del 7 ottobre”. E non potevano mancare le autrici finaliste del premio: in sala Denise Pardo, vincitrice nella sezione adulti per il La casa sul Niloe Sarai Shavit, premio speciale della Giuria. Sullo schermo Gila Almagor, vincitrice della sezione ragazzi, e l’altra finalista Goldie Goldbloom. Tutti sono stati coinvolti in un piccolo “talk show” insieme alla giornalista Francesca Nocerino e Andrea Bergamini della casa editrice Playground.
La letteratura come arma contro l’antisemitismo dilagante è stato il fil rouge negli interventi della cena di gala alla Comunità ebraica di Torino. In una stanza tappezzata di libri, ne hanno parlato il presidente della Comunità Dario Disegno, il vicepresidente dell’Ucei Giulio Disegno, che ha portato anche i saluti della presidente Noemi Di Segni, del rabbino capo della città Rav Ariel Finzi e Rav Alberto Somekh. Tra le istituzioni sono intervenute Tecla Riverso, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, e le copresidenti della sezione torinese dell’Adei Eva Vitali Norsa ed Evelina Mosseri.
Si è svolto questa mattina al Liceo D’Azeglio l’incontro con gli studenti. In sala erano presenti un centinaio di ragazzi, studenti pugliesi, ma anche della scuola ebraica di Milano e dell’ITIS Galileo Galilei di Livorno. Da tutta Italia si sono collegati altri studenti, in rappresentanza delle 17 scuole che hanno aderito all’iniziativa. La giornalista Manuela Dviri ha condotto l’evento e, oltre alla lista degli scrittori, ha partecipato anche la professoressa Zvia Walden dell’Università Ben Gurion, figlia dell’ex presidente di Israele Shimon Peres. Franco Francavilla, preside del D’Azeglio, ha ricordato come il momento sia difficile “ma ancor di più tutto ciò che favorisce l’incontro tra culture favorisce la costruzione di ponti e non di muri”. Carlotta Salerno, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune, ha dichiarato: «Sono entrata in contatto con l’ebraismo attraverso uno scambio culturale. Se non ci fosse stato quel seme il mio percorso non si sarebbe sviluppato”.

 
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