gli insegnanti tagliano i testi. Aumenti di prezzo fino a 75 euro in più rispetto ai massimali stabiliti dal Ministero – .

gli insegnanti tagliano i testi. Aumenti di prezzo fino a 75 euro in più rispetto ai massimali stabiliti dal Ministero – .
gli insegnanti tagliano i testi. Aumenti di prezzo fino a 75 euro in più rispetto ai massimali stabiliti dal Ministero – .

TREVISO – Arriva anche il conto totale superare i 360 euro. Cioè, addirittura 75 euro in più rispetto al tetto di spesa dettato dal Ministero. Dovranno riuscire a far uscire le famiglie in vista di settembre per acquistare tutti i libri necessari per i figli che frequentano la scuola.Istituto Giorgi-Fermi di Trevisano. Uno spargimento di sangue. Molte scuole hanno deciso di farlo “tagliare” alcuni testi proprio per evitare di superare i limiti di spesa. Nessuno si nasconde: i limiti non vengono aggiornati da oltre dieci anni e nel frattempo il prezzo dei libri è progressivamente aumentato, solo lo scorso anno del 10%.

Cari libri, lo stratagemma

Da qui lo stratagemma adottato da diverse istituzioni marchigiane, da dalle scuole medie alle superiori: indicare alcuni libri come non obbligatori ma semplicemente consigliati, almeno sulla carta. A pagarne il prezzo sono stati soprattutto coloro volumi di educazione fisica e religione. Ma non solo. Sono diventati facoltativi anche testi come la grammatica inglese, l’antologia della letteratura italiana, l’epica, i codici civili per la scuola e quelli di informatica, grafica, economia politica e storia dell’arte. Dopotutto i confini sono chiari. Secondo quelle stabilite dal ministero le famiglie non dovrebbero essere convocate spendere più di 294 euro per il primo anno di scuola media, 117 per il secondo anno e 132 per il terzo anno, per poi proseguire con 320 euro per il primo anno di scienze, 304 per l’opzione scienze applicate e così via. Inutile dire che non sempre è possibile rispettare limiti così superati. È prevista una tolleranza del 10%. E in genere tutte le scuole cercano di non allontanarsi troppo.

I dati sono in controtendenza

La Giorgi-Fermi di Treviso, guidata dalla preside Giuliana Milana, ha invece scelto di proseguire anche oltre la soglia del 10%. La conferma arriva da nuovo elenco di libri dei testi adottati o consigliati per il prossimo anno scolastico. La spesa media pro capite per l’acquisto dei libri per la prima di Fermiitis, ad esempio, ammonta a quasi 363 euro. Praticamente 75 euro in più rispetto al limite massimo di spesa, in questo caso pari a 288 euro. Tra l’altro quest’ultima è ridotta del 10% perché è prevista una modalità mista: libri di carta E media digitali integrativo. Dovrebbe essere un’opportunità. A conti fatti, però, non fa altro che ridurre ulteriormente un limite già stretto. Le cose si fanno più complesse con le specializzazioni triennali. Acquistare libri per la terza biotecnologia sanitaria sono necessari in media 352 euro. Quasi 74 in più rispetto al limite. Con 288 euro, la direzione della chimica e dei materiali rimane entro la tolleranza del 10%. In alcune classi del corso di meccanica e meccatronica il costo supera i 43,50 euro (296 euro contro il limite di 253 euro). Anche sul fronte Giorgi lo sconfinamento supera i 75 euro. Questo è, ad esempio, il caso del primo corso di odontotecnico. I 317 euro di spesa media per i libri vanno ben oltre il limite fissato a 242 euro. Nel settore dell’industria e dell’artigianato il Made in Italy supera i 50 euro. Che diventano 60 nel campo della manutenzione e dell’assistenza tecnica. E così via. A livello generale, però, sempre più famiglie cercano soluzioni alternative, oltre agli eventuali bonus libro che vengono assegnati da alcuni Comuni in base all’ISEE. A cominciare dai libri usati: dai mercatini veri e propri alla condivisione sulle piattaforme online. Ad oggi non ci sono molte altre alternative.

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Il Gazzettino

 
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