Leonardo Palmisano a Bari con il suo nuovo libro “Italiapartheid – Stranieri nella penisola del razzismo” 19 giugno 2024 – .

Leonardo Palmisano a Bari con il suo nuovo libro “Italiapartheid – Stranieri nella penisola del razzismo” 19 giugno 2024 – .
Leonardo Palmisano a Bari con il suo nuovo libro “Italiapartheid – Stranieri nella penisola del razzismo” 19 giugno 2024 – .

Mercoledì 19 giugno alle ore 19.00 l’associazione culturale Spine ospita la prima presentazione dello scrittore e sociologo Leonardo Palmisano sul suo nuovo libro “ITALIAPARTHEID – Stranieri nella penisola del razzismo”, edito da Fandango Libri. Sul palco con lui parlano anche Azmi Jarjawi (Cgil Puglia), Shady Alizadeh (avvocato), Uljana Gazidede (avvocato). Modera l’incontro la giornalista Annamaria Minunno.

– IL LIBRO –

C’è un grido che sale dalla bocca degli stranieri in Italia: Fuggite! Il Paese che li ha gentilmente accolti, salvo poi chiuderli dietro un muro di emarginazione e sfruttamento, non li tratta a sinistra e li usa come spauracchio per accaparrarsi voti a destra. Nel frattempo, però, i migranti hanno cominciato a scrollarsi di dosso la gratitudine verso chi li ha salvati dal Mediterraneo (e oltre) ma che li ha rinchiusi, subito dopo, in un ghetto dell’emarginazione a Lampedusa, a Mineo, a Borgo Mezzanone. Dentro le loro vite, dentro i loro desideri, sta prendendo piede una rivoluzione demografica: l’abbandono dell’Italia, il ritorno a casa, l’urgenza di vivere liberi in un luogo più libero con diritto all’autodeterminazione. Sotto questa pressione, il muro comincia a crollare e da questa crepa, giorno dopo giorno, migliaia fuggono o sperano di scappare. Paradossalmente, la legge italiana sull’immigrazione che porta il nome di due irriducibili nemici dei flussi migratori, la Bossi-Fini, obbliga questi detenuti senza permesso di soggiorno a rimanere in Italia, ad aspettare di avere abbastanza soldi per potersi pagare un un altro viaggio, lontano da noi. Leonardo Palmisano ha parlato con questi migranti e in ItaliApartheid lascia loro il racconto delle storie che li hanno portati qui e che non permettono loro di ripartire, dimostrando una volta per tutte come l’apertura delle frontiere sia l’unica soluzione sia in entrata che in uscita di uscita.

“In Italia c’è un problema di diritti non riconosciuti da una parte della popolazione, che viene così resa fragile. È facile da verificare. È più difficile immaginare cosa fare, come uscire da questa spirale di esclusione e vulnerabilità. Palmisano, con il suo racconto appassionato del Paese che non vogliamo, può aiutarci a intravedere il Paese che vogliamo e per il quale dobbiamo impegnarci”.

[Riccardo Noury, Amnesty International Italia]

– L’AUTORE –

Leonardo Palmisano (Bari 1974) è professore di Sociologia della devianza all’Università di Foggia, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, presidente di Radici Future Produzioni, direttore artistico di Legalltria e cofondatore di Piazze Connection. Colomba d’Oro per la Pace 2019, ha la delega per le migrazioni e l’antimafia sociale per il PD Puglia. Per Fandango Libri ha pubblicato Ghetto Italia con Yvan Sagnet. Braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento (2015, Premio Livatino contro la mafia), Mafia Caporale (2017), Ascia nera. La brutale intelligenza della mafia nigeriana (2019), La città distrutta (2021) e con Dimitri Deliolanes Mediterranea (2022, Premio Oscar per il Libro di Trani 2023). Con Fandango Libri è la serie misteriosa sul bandito Mazzacani: Tutto ritorna. Il primo caso del bandito Mazzacani (2018), Nessuno uccide la morte. Mazzacani sulle tracce di Colucci (2019), Chi troppo vuole. Mazzacani trova la sua vendetta (2020), Il tradimento è un crimine. Una vicenda complicata per il bandito Mazzacani (2023).

 
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