ACERRA, l’opposizione consiliare, formalizza una richiesta al consiglio comunale sulla sentenza “Pellini” – .

Formalizzata richiesta di consiglio comunale straordinario per l’annullamento del sequestro del patrimonio Pellini. “Senza indugi decidiamo sulla denuncia di danno ambientale e sulle responsabilità del ministero dell’Ambiente”.

I 7 consiglieri comunali della Coalizione Civica la Corte di Cassazione ha annullato il sequestro preventivo dei beni riconducibili agli imprenditori Pellini, condannati per il reato di disastro ambientale con l’ultima sentenza della Corte di Cassazione del 29/12/2017.

“Nel processo penale finale – si legge nella delibera presentata dai 7 consiglieri comunali – non è stata consentita la costituzione di parte civile da parte del Comune di Acerra, in quanto unico soggetto legittimato ad agire per il risarcimento del danno ambientale è lo Stato, tanto tanto che il Ministero dell’Ambiente ha formalizzato la propria costituzione come parte civile”.

“Non risulta che il Ministro dell’Ambiente abbia adottato alcuna iniziativa volta a rendere effettiva la risarcibilità – è scritto nella proposta di delibera – per i gravi reati ambientali definitivamente accertati con la sentenza penale n. 58023/2017”.

“Di conseguenza – propongono i consiglieri comunali della Coalizione Civica – viene dato mandato al Sindaco di invitare e segnalare, ai sensi dell’art. 309 del D.Lgs. n. 152/2006, per il tramite del Prefetto di Napoli, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di voler avviare, senza ulteriori indugi, ogni azione volta a rendere effettivo il risarcimento del danno ambientale derivante dal disastro definitivamente accertato con la predetta sentenza, disponendo dato mandato al Sindaco, in caso di ulteriore inerzia del Ministero, di agire davanti al TAR competente”.

“Chiediamo al presidente del Consiglio comunale – dichiara il portavoce consiliare della Coalizione Civica – di incontrare subito l’organismo e decidere in questo senso. Siamo pronti anche questa settimana a unirci e reagire, in nome della nostra Comunità, ad una sconfitta cocente. Non faremo sconti a nessuno e se ci accorgessimo che qualche Ministro non ha attivato quanto avrebbe dovuto, dopo la condanna, siamo pronti ad assumerci la responsabilità di denunciare chi non ha adempiuto ai propri doveri d’ufficio e denunciarlo alla Corte dei conti il ​​conseguente danno all’erario”.


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