POZZUOLI – Finita nell’occhio del ciclone per aver commesso l’errore di bilancio che sarebbe potuto costare caro all’amministrazione comunale (rischiava addirittura lo scioglimento), la dirigente comunale Daniela Caianiello (al vertice della Direzione 3 Contabilità, Bilancio e Contabilità) torna a far parlare di sé. Questa volta per una decisione che ha fatto storcere il naso alla stragrande maggioranza dei lavoratori: tre giorni di punizione per una poliziotta in servizio presso il comando della Polizia municipale di Pozzuoli. Una decisione ritenuta da molti (compresi i vertici del comando) “esagerata” in quanto non teneva conto di una serie di circostanze attenuanti. Caianello, infatti, di fronte alle richieste di approfondimento del tema da parte di esponenti dell’amministrazione comunale Manzoni, non ha voluto sentire ragioni. Un episodio che ha suscitato la reazione rabbiosa dell’ex assessore e attuale consigliere politico di Gigi Manzoni che ha stigmatizzato l’atteggiamento di Caianiello, “assolto” solo due settimane fa dagli stessi collaboratori del sindaco dopo il clamoroso errore sul bilancio, facendogli da scudo. contro gli attacchi dell’opposizione
LA POSTA – «Una dirigente del comune di Pozzuoli, dopo aver, con un grave errore, messo in dubbio l’approvazione del bilancio di previsione comunale con il pericolo e le varie conseguenze che ciò comporta, si erige a giudice supremo e decide una sanzione nei confronti di un dipendente. – scriveva ieri sera Franco Fumo – Senza tenere conto delle testimonianze e degli elementi che hanno scagionato l’imputato. Il tutto in assenza di sindacati e politici che tacciono e impotenti di fronte ad una evidente ingiustizia. Confido nel gruppo di valutazione per una verifica attenta e puntuale del lavoro di predisposizione del documento contabile del nuovo “Savonarola”. Elegia puteolana”. Un post che ha scatenato reazioni e polemiche e alimentato tensioni ieri sera nell’edificio numero sette del comune di Pozzuoli dove hanno sede gli uffici del sindaco. In serata né Fumo né il sindaco Manzoni hanno risposto al telefono, rifugiandosi nel silenzio.
