La “Crocifissione” di Giovanni Carlone dopo il restauro
Cellule Liguri. Si è concluso il restauro del dipinto raffigurante la Crocifissione di Gesù realizzato da Giovanni Carlone (1584 – 1631) e conservato nell’Oratorio Confraternita San Michele Arcangelo. La tela era particolarmente degradata dall’ossidazione della vernice protettiva e presentava numerosi sollevamenti e cadute di colore. Il restauro è stato eseguito nel laboratorio di Cesare Pagliero a Savigliano (Cuneo). Ora l’opera è tornata all’oratorio, con soddisfazione del priore Luca Minuto e dei suoi fratelli, che insieme alla Soprintendenza stanno organizzando una serata per presentare l’opera e svelare alcune curiosità.
“Dopo gli interventi utili al consolidamento della pellicola pittorica, siamo passati alla pulitura della tela con l’utilizzo di solventi gel, rimuovendo la vernice che impediva di percepire la vera resa delle figure e dei colori”, spiega Paolo Pacini del Servizio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Savona-Noli. L’intervento è stato possibile grazie all’intervento della Fondazione De Mari di Savona, che ha sostenuto la spesa interamente grazie alla segnalazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Massimo Bartoletti, già funzionario ministeriale da molti anni per Savona e le adiacenti località della Riviera, aveva individuato nella tela la mano di Giovanni Carlone, artista nato a Rovio (Lago di Lugano), trasferitosi a Genova insieme al padre intorno 1560. architetto Taddeo e suo fratello. Carlone si formò successivamente a Roma e Firenze e fu attivo con numerosi cantieri presso i principali luoghi di culto della Superba. “Ricordo i precedenti interventi finanziati allo stesso modo, conclusi e da noi seguiti – aggiunge Pacini – A Calvisio il restauro di un crocifisso ligneo del XV secolo e a Savona quello di due ovali delle storie di San Giovanni Battista ad opera del pittore Giovanni Agostino Ratti”.
