Un big match certamente, ma prima di tutto un’opportunità. Perché è inutile girarci intorno: il Padova resta favorito, ma adesso sfida, con il Mantova scivolato via e che ha bisogno praticamente solo della matematica per festeggiare il salto in Serie B e soprattutto con il ritorno di Coppa Italia alle porte. – è migliore di un mese fa. Insomma, la vice capolista non farà regali, ma potrebbe inconsciamente essere un po’ distratta dal prossimo match (finale di ritorno contro il Catania il 2 aprile), che garantirebbe un salto ai playoff più importante del secondo posto stesso, e soprattutto potrebbe garantirsi un po’ di fatturato.
Quindi, se guardiamo la cosa dal punto di vista delle motivazioni, la Pergolettese può giocare ad armi pari, perché dovrà avere di più, con la voglia di consolidare la striscia positiva aperta con il successo contro l’Atalanta Under 23 e proseguita con il pareggio – da non disprezzare – contro il Novara.
Che il Padova abbia perso la presa sul campionato lo dimostrano clamorosamente i numeri dell’ultimo mese: salita a -4 dalla capolista Mantova, la squadra biancoscudata è crollata all’improvviso, mettendo a segno due miseri punti nelle quattro partite stagionali. Il Mantova non ha quasi mai sbagliato (tre vittorie e un pareggio) e questo spiega l’attuale +12 che consegnerebbe lo scudetto ai Virgiliani, con annesso salto in Serie B, anche già giovedì sera se la Pergolettese dovesse vincere a Padova. , precisamente.
Dunque l’assalto alla seconda, messa in difficoltà anche all’andata quando il Padova rischiò di subire quella che sarebbe stata all’epoca la sua prima sconfitta al “Voltini”, è più che mai possibile. Impossibile, o meglio poco utile, soffermarsi sui numeri della squadra di Torrente, proprio perché in questo momento conteranno più delle analisi le motivazioni che devono spingere la Pergolettese.
È più corretto guardare il calendario, con Padova-Pergolettese che è l’anticipo (giovedì alle 20.45) della giornata numero 34, che per il resto si gioca tutta sabato. Da tenere d’occhio Arzignano-Triestina, Novara-Lumezzane e anche Pro Sesto-Vicenza, ben sapendo che ad oggi anche il quintultimo posto varrebbe la sopravvivenza senza playout. Ma visto che il primo posto sicuro senza bisogno di calcoli o forbici è a soli due punti di distanza, meglio provarci, anche a Padova, sperando nel “fattore Coppa”.
Giovanni Gardani
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