“La nostra lotta non è stata vana. Avevamo lanciato l’allarme sui rischi di un provvedimento che prevedeva l’inserimento dei cordoni dunali nelle concessioni demaniali. Rischi scongiurati con l’abrogazione di quell’articolo che di fatto ristabiliva un principio, quello secondo cui la tutela del paesaggio non può essere affidata ai privati”. Lo scrive in una nota iIl presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi.
“Siamo perfettamente consapevoli – prosegue la nota – che la conservazione delle dune a carico dei bilanci comunali rappresenta un tema da affrontare, ma siamo altrettanto convinti di cosa comporterebbe un progressivo impoverimento di elementi significativi dell’ambiente. Rinnoviamo la nostra disponibilità, come Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, ad offrire il nostro contributo per definire le misure più adeguate per la tutela dell’ambiente nel rispetto della normativa. Siamo pronti a collaborare, offrendo il nostro supporto tecnico, con le cabine di regia dei Comuni interessati richiesti da Anci. Non possiamo non sottolineare come la battaglia sulle dune si aggiunge ad un’altra battaglia che ci ha visto in prima linea e sulla quale la Giunta ha fatto dietrofront qualche settimana fa: la reintroduzione della doppia conformità edilizia nella legge sulle ristrutturazioni. Due risultati che mettono al centro il tema dell’opportunità di ascolto preventivo delle professioni tecniche in materia di pianificazione urbanistica e di tutela del paesaggio per tutelare i territori e salvaguardare un patrimonio molto importante dal punto di vista naturalistico”.
