“Puntiamo alla neutralità del carbonio” – .

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Bologna, 28 marzo 2024 – Il Pnrrla direttiva UE sulla case verdila fermata a Superbonus. Sono questi i temi e le sfide più importanti del settore delle costruzioni che, dal 9 al 12 ottobre, sarà ancora una volta protagonista del Sai alla Fiera di Bologna. Sottotitolo dell’evento: “Che futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale”.

Secondo i numeri presentati, secondo Federcostruzioni Per il 2023 si stima una crescita del 3%, con un aumento degli investimenti in opere pubbliche del 18%. Per il 2024, invece, si calcola una riduzione degli investimenti del 7,4%. Quota importante, pari al 59 per cento, per la filiera delle costruzioni sugli investimenti del Pnrr, mentre va tenuto conto che sono oltre 9 milionipari al 73 per cento degli edifici residenziali, le case che rientrano nelle classi più energivore.

C’è molta preoccupazione dopo lo stop del Superbonuscon la fine di cessione del credito e di sconto sulla fattura. Tanto che anche in Emilia Romagnadove la filiera delle costruzioni determina il 7,5%. del Pil regionale e del 15 per cento delle imprese attive, se ne prevede uno leggera contrazione per il 2024 dopo lo stop al 110 per cento. Alza la guardia Paola Moronepresidente di Federcostruzioni: “Così si colpiscono le fasce più deboli. Siamo sconcertati, così si destabilizza il mercato”.

Sindaco Matteo Leporedalla sua porta il modello bolognese: “Siamo tra le nove città italiane e le 100 città europee che puntano alla neutralità del carbonio. E abbiamo in gioco 11 miliardi di investimenti. Non solo. Bologna è la città con il Pnrr pro capite più alto, per un totale di 1,2 miliardi di investimenti sotto le Due Torri e 8,5 miliardi per la città metropolitana. Infine, 1,1 miliardi saranno investimenti pubblici per la città, a partire dal Tecnopolo”.

Leonardo Fornaciari, Il presidente Ance Emilia Area Centrale, resta critico nei confronti del governo per lo stop al Superbonus: “Una misura inaccettabile. Serve subito un confronto con l’esecutivo”.

C’è poi un po’ di pressione sull’amministrazione: “Bologna aveva attivato uno strumento urbanistico che aveva intonacato la città. Ci abbiamo lavorato e con l’assessore all’Urbanistica abbiamo apportato una serie di modifiche, ma non sono ancora sufficienti”.

Per Antonio BruzzoneL’amministratore delegato di Bolognafiere: “Bologna è una città significativa per il settore delle costruzioni. Non è un caso che faremo un investimento di 100 milioni per rinnovare il nostro quartiere fieristico. Lo stop al Superbonus? Il Saie sarà il posto giusto per discutere e fare chiarezza”.

 
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