Bomba day, esplode la polemica – .

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La data del 7 maggio scelta per lo sgombero dell’ordigno bellico rinvenuto in via De Gasperi con la conseguente evacuazione di tutti coloro che si trovano nel raggio di un chilometro e 800 metri, la cosiddetta zona rossa, non piace a nessuno. Ma perché farlo martedì e non domenica? Se lo chiedono tutti e se lo chiede anche la politica.

Controversia

“È una scelta che non capisco – dice il consigliere comunale della Lega, Andrea Micci -. La domenica le scuole sono chiuse, così come gli uffici e quasi tutte le attività commerciali, con le famiglie che spesso escono per trascorrere il tempo libero. Secondo me sarebbe stato molto più semplice evacuare in un giorno festivo. Credo però che farlo di martedì renderà ancora più difficile un’operazione già complessa. Ricordo che nel 2007, quando fu ritrovato un altro ordigno bellico, fu sgomberato di domenica».

Micci (Lega): “Presa una decisione che aumenterà il disagio di ben 30mila cittadini”

La decisione, è stato spiegato, deriva dalla volontà di non influenzare i week-end turistici del 25 aprile e del 1° maggio. “Ma non si poteva farlo prima? Manca ancora un mese e mezzo da qui al 7 maggio – prosegue Micci – e, inoltre, per incentivare il turismo domenicale si sta prendendo una decisione che aumenterà i disagi per ben 30mila cittadini e lavoratori del nostro territorio. Sempre dalla stampa apprendo che si tratta di una decisione presa anche dal sindaco Frontini al quale chiediamo ulteriori delucidazioni”.

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Gestione delle strutture sanitarie e misure di sicurezza

C’è poi un altro aspetto su cui Micci chiede chiarimenti e riguarda, da un lato, come verranno gestite le eventuali strutture sanitarie che rientrerebbero nel raggio di evacuazione, e dall’altro, quali misure di sicurezza verranno adottate per fronteggiare eventuali episodi. di saccheggi in una parte praticamente deserta della città.

“Potevamo organizzarci meglio”

Anche martedì molti cittadini erano contrari: “Domenica era più semplice – racconta Sonia che abita proprio davanti alla bomba -. Avremmo potuto organizzarci meglio. Credo che il 99% dei viterbesi la pensi come me. Si sarebbe potuto fare anche prima del 25 aprile. Quindi invece dovranno chiudere tutti”.

Tiziana Mancinelli

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