Grave situazione idrica alla diga Trinità. Dichiarazione congiunta dei sindaci di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino e Salemi

A seguito della grave situazione idrica della diga della Trinità che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura locale, i sindaci di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino e Salemi, firmano una dichiarazione congiunta per sollecitare la Regione Sicilia ad adottare misure immediate per garantire il proseguimento della stagione irrigua e proteggere l’agricoltura locale.

Da quanto appreso nel corso del tavolo tecnico convocato al dipartimento Agricoltura dal commissario alla siccità Dario Cartabellotta il 26 marzo e dall’audizione in Commissione IV presso l’ARS il 27 marzo, constatiamo il grave stato di inerzia da parte della Regione Siciliana e l’Ente regionale di gestione delle acque e dei rifiuti del Dipartimento, quali enti gestori della diga della Trinità. Conosciamo tutti bene le criticità che presenta l’infrastruttura, ma solo pochi mesi fa, con la buona volontà e l’impegno di tutti, è stato possibile avere la possibilità di aumentare l’invaso e la portata a 63,7 metri. invasare anche quei pochi milioni di metri cubi che hanno permesso di risparmiare, anche se solo parzialmente, la stagione irrigua 2023. Alla luce delle indicazioni date dal Ministero delle Infrastrutture lo scorso anno, nulla è stato fatto finora da parte dell’Assessorato regionale alle Acque e alcuni rifiuti. Siamo di fronte al paradosso di una Regione Siciliana che da un lato dichiara lo stato di calamità a causa della gravissima crisi idrica, dall’altro lascia colpevolmente riversare in mare anche quella poca acqua che potrebbe permettere ai coltivatori della zona per poter irrigare nei mesi estivi. L’impossibilità di poter procedere all’irrigazione nella prossima stagione estiva non porterebbe ad un’ulteriore riduzione delle rese e dei relativi redditi per l’intero comprensorio, ma ai danni irreparabili dei vigneti e degli oliveti ed al collasso di diverse aziende agricole con conseguenze socio-economiche molto gravi per l’intero territorio. Chiediamo con forza alla Regione Siciliana di agire con estrema urgenza per porre in essere quelle azioni che possano consentire, come fatto lo scorso anno, di ottenere in tempi rapidi tutta la documentazione necessaria (acquisizione della quale ha più volte rimandato) per poter richiedere l’autorizzazione rialzare le paratie e avviare urgentemente le azioni necessarie per ripulire il fondo della diga da fango e sabbia. Con queste operazioni potremmo raccogliere, sempre nella speranza che nelle prossime settimane arrivino nuove piogge, le quantità d’acqua necessarie a salvare almeno la stagione irrigua 2024 e aiutare un’area ormai stremata a sopravvivere. Non possiamo più tollerare la superficialità con cui in questi mesi sono state sottovalutate le criticità già sollevate dalle autorità competenti e si chiede all’ente gestore di attuare immediatamente quanto necessario per superare con pragmatismo e senso della realtà la grave e drammatica crisi in cui si estende un intero territorio e la comunità che lo abita”.

Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione

Il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano

Il sindaco di Marsala Massimo Grillo

Il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci

Il sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi

Il sindaco di Salemi Domenico Venuti

 
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