Lunedì di Pasquetta la Costiera è prossima al pieno; registra Ercolano e Pompei – .

La Pasqua cosiddetta “bassa” e il tempo incerto non hanno favorito i primi sold out di stagione nelle strutture ricettive di Sorrento e dintorni, mentre invece…

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Pasqua i cosiddetti «bassi» e il meteo incerto non hanno favorito i primi sold out di stagione nelle strutture ricettive di Sorrento e dintorni, che hanno registrato ottime performance Pompei, Ercolano e Vesuvio. Nella città mariana i turisti si sono divisi tra scavi e santuario con gli alberghi pieni e il sindaco Carmine Lo Sapio che ha parlato di 100mila visitatori tra domenica e ieri. Nel solo giorno di Pasqua sono stati registrati quasi 3.600 accessi al Parco Archeologico di Ercolano, mentre altri 2.300 sono stati quelli Gran Cono del Vesuvio.

In Costiero è andata bene ma senza il tutto esaurito. Del resto qualche stanza lasciata vuota non è certo sintomo di crisi per il settore dell’ospitalità. Anche perché i segnali per i prossimi mesi sono positivi. «Si riparte piano piano – conferma il presidente delle agenzie di viaggio peninsulari, Gino Acampora -. Le guerre in corso e la crisi economica che sta colpendo in particolare la Germania sono sicuramente fattori che non aiutano il settore, tanto che stiamo registrando riduzioni e cancellazioni di gruppi per la prima parte del mese. Poi da metà aprile ci aspettiamo una buona stagione, probabilmente non ai livelli dell’anno scorso ma quasi. Molto dipende dal mercato americano che può fare la differenza”.

Ottimista anche il presidente Federalberghi Penisola Sorrentina e Campania. «Le vacanze pasquali sono state caratterizzate da prenotazioni arrivate per lo più sotto data – spiega Costanzo Iaccarino -. Questo è un periodo in cui arrivano soprattutto italiani che vogliono accertarsi delle condizioni meteo prima di scegliere la propria destinazione. Alla fine è andata abbastanza bene. Allo stesso tempo abbiamo buone indicazioni per un 2024 in linea con lo scorso anno”.

2023 a Sorrento si è conclusa con il record assoluto di presenze: circa tre milioni. Numeri che si traducono in un aumento del fatturato delle imprese, ma anche in maggiori entrate per il Comune derivanti dall’imposta di soggiorno. Nel periodo in cui viene riscossa l’imposta (1 aprile – 31 ottobre), sono rimaste in città due milioni e 533.300 persone. Flussi che hanno portato nelle casse dell’ente sei milioni 909mila euro. Risorse destinate a finanziare interventi nel campo del turismo, ma intese in senso lato.

«L’anno scorso a Sorrento abbiamo destinato parte degli introiti per riqualificare l’ingresso alla città lungo Corso Italia, sottolinea il sindaco Massimo Coppola -. Quest’anno, invece, intendiamo destinarne una parte al recupero dell’eliporto e della pineta Le Tore”.

Investimenti

Soldi che vengono utilizzati anche per manutenzioni ordinarie e straordinarie, oltre che per eventi e promozioni in Italia e all’estero. «Con queste risorse riusciamo anche ad alleggerire il carico fiscale sui cittadini, sottolinea Coppola -. L’anno scorso abbiamo ridotto la Tari del 5%”. E alla fine del 2024 ci saranno ancora più fondi da destinare a queste e ad altre voci di spesa considerando che l’amministrazione ha approvato gli aumenti tariffari entrati ufficialmente in vigore ieri. Gli aumenti di prezzo concordati con le associazioni di categoria riguardano tutte le strutture ricettive di Sorrento ad eccezione di campeggi, ostelli e agriturismi dove si continua a pagare 1,50 euro a notte.
Per quanto riguarda gli alberghi, invece, fino allo scorso anno l’imposta dovuta per ogni pernottamento negli esercizi fino a 3 stelle era pari a 1,50 euro, per le 4 stelle si pagava 3 euro e per le 5 stelle si pagava fino a 4 euro a notte. Da ieri la spesa è salita rispettivamente a 2, 4 e 5 euro. Ci sono poi le attività extralberghiere per le quali, fino al 2023, era prevista una tassa di 3 euro. La tariffa ora sale a 4 euro. Un incremento medio di poco meno di un euro a persona: se i flussi turistici resteranno in linea con quelli del 2023, nelle casse del Comune di Sorrento entreranno circa 10 milioni di euro. Aumenti sono scattati anche a Piano di Sorrento e Sant’Agnello con le tariffe che le amministrazioni dei sindaci Salvatore Cappiello e Antonino Coppola hanno allineato a quelle di Sorrento.

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