Vendevano uscite dal carcere senza requisiti, una cooperativa Unicum sequestrata dalla Procura – .

Pavia. La Procura ha sequestrato la cooperativa Unicum: i titolari erano già stati condannati perché, dietro compenso, ottenevano misure alternative al carcere per detenuti anche senza titoli. Tutto è partito dal carcere di Torre del Gallo ma ha poi coinvolto anche altri istituti.

In pratica, facevano ottenere ai detenuti misure alternative in strutture che certificavano percorsi di rieducazione, che in realtà non erano mai stati avviati. Per questo motivo la guardia di finanza di Pavia ha dato esecuzione questa mattina a un’ordinanza di interdizione dall’esercizio di qualsiasi attività, emessa lo scorso 22 marzo dal tribunale, nei confronti della cooperativa sociale Unicum onlus.

Il provvedimento fa seguito alla sentenza con cui lo scorso 21 febbraio sono stati condannati il ​​presidente, alcuni membri del consiglio di amministrazione e alcuni soci della cooperativa (pene che vanno da 1 anno e 10 mesi a 3 anni e 4 mesi di reclusione) per aver – lasciato si apprende nota della Procura di Pavia – “illegalmente associato allo scopo di realizzare un numero imprecisato di episodi di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria”. Secondo la sentenza, non ancora definitiva, sono “numerosi i detenuti che da quasi due anni beneficiano indebitamente della sostituzione delle misure cautelari loro applicate o dell’applicazione di misure alternative alla detenzione, trovando alloggio in strutture certificate programmi rieducativi e assistenziali mai concretamente attuati”.