«Mensa clandestina nelle case popolari». «Dichiarazioni gravi» – .

CARRARA – “Stop alla mensa clandestina allestita da una donna senegalese in una casa popolare con il benestare del vicesindaco Roberta Crudeli e del servizio sociale”. Attacca duramente il consigliere d’opposizione Massimiliano Bernardi, al quale Roberta Crudeli, che ricopre anche l’incarico di assessore alle Politiche per la casa, risponde a stretto giro: “Le dichiarazioni dell’assessore Bernardi sono gravi. A Carrara certi sfoghi razzisti non trovano spazio e quanto affermato in merito alle violazioni del codice è stato accertato non veritiero”.

Nella sua dichiarazione Bernardi scrive: “La donna extracomunitaria gode infatti di una sorta di “approvazione” da parte dell’amministrazione per proseguire la sua attività illecita di ristorazione, attività del tutto illegale, essendo trascorsi mesi dalle denunce del sottoscritto. e Crudeli chiude un occhio e lascia che accada. Anche la porta d’ingresso delle case popolari resta costantemente aperta e, anche durante il Ramadan, il via vai di circa 20 immigrati al giorno non si ferma e ogni giorno la donna senegalese ingombra il passaggio per scaricare continuamente la spesa e i sacchi dei rifiuti. L’immobile – si legge nella nota stampa – era stato assegnato provvisoriamente in via d’urgenza dai servizi abitativi del Comune e chiedo nuovamente una verifica a causa del notevole numero di clienti extracomunitari che sostano anche all’interno dell’ingresso di numero 43 in attesa del proprio turno per comprare il cibo cotto. In questo caso si può dire che l’obbligo istituzionale di controllo su ogni forma di violazione delle regole nei condomini pubblici è stato continuamente disatteso, soprattutto se la famiglia, come in questo caso, è seguita dai servizi sociali. Inoltre, i servizi sociali in carico alla donna avrebbero l’obbligo di tutelare i figli minori, tra i quali vi è una ragazza disabile, secondo i principi di vigilanza, tutela e tutela dei minori che si trovano a fronteggiare difficoltà e carenze nella gestione dell’attività genitoriale. ruolo, che deve essere attivato in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art.9 e art.23, Legge 184/83). Nella casa in questione, però, si registra un via vai di uomini immigrati, forse anche irregolari, che, a tutte le ore del giorno e della notte, si intrattengono in casa, anche in presenza di bambini, facendo rumore e creando gravi disagi agli altri abitanti della casa. stabile. A questo punto è inutile dire che questa amministrazione non si è presa il tempo di dare sostegno a chi ha diritti e rispetta le regole e comprende le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile gestito da ERP, che ora ha diventare invivibile. Lo sforzo dell’assessore Crudeli sarebbe dovuto essere quello di trovare subito una soluzione alla vicenda, per evitare che i rapporti tra i condomini e la donna si aggravassero ulteriormente, creando un clima di paura e insicurezza. Ma soprattutto per tutelare i minori presenti negli alloggi, compreso un minore con disabilità. È anche compito dei nostri amministratori – conclude Bernardi – intervenire sui propri assistiti contro ogni forma di comportamento scorretto, soprattutto in presenza dei figli della donna senegalese, che abbiamo iscritto nelle case popolari”.

Il vicesindaco e assessore alle Politiche abitative del Comune di Carrara condanna con forza le accuse su presunte violazioni nell’appartamento dell’Erp denunciate dall’assessore all’opposizione Massimiliano Bernardi. “La situazione di cui parla Bernardi è già gestita da tempo – spiega il vicesindaco -. Gli uffici dei Servizi Sociali e Abitativi insieme ai colleghi dell’Ufficio Welfare ERP hanno raccolto le segnalazioni pervenute e hanno effettuato tutte le verifiche necessarie fino a quando, con una nota dell’Autorità per l’edilizia popolare, lo scorso dicembre si è conclusa l’attività istruttoria che non ha rilevato alcuna violazione del codice di condotta da parte del nucleo familiare segnalato. Al di là di questo, però, vorrei condannare soprattutto il comportamento dell’assessore Bernardi che, per le proprie finalità, non ha remore a divulgare dati personali e identificativi, anche di minore, senza pensare alle conseguenze che le sue parole potrebbero avere sulla società. la vita di queste persone. Certi toni e rigurgiti razzisti non hanno nulla a che vedere con la normale dialettica politica e non trovano posto in una città democratica come Carrara”.

Tag: Carrara 7u7 dura 7u7 BernardiCrudeli 7u7 scontro 7u7 Clandestino 7u7 mensa 7u7 pubblico 7u7 alloggi 7u7 dichiarazioni 7u7

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV G7 Ambiente: i giovani chiedono azioni più concrete contro la crisi climatica | Regione Piemonte
NEXT Viaggio in Molise tra le vigne di Claudio Cipressi, padre di Tintilia – .