Il Sud Italia è centrale per la sicurezza energetica del Paese – .

Il Sud Italia è centrale per la sicurezza energetica del Paese – .
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(Teleborsa) – “Dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, il tema della Sicurezza energetica è tornata al centro dell’attenzione, grazie al crollo delle importazioni di gas dalla Russia, scese dal 40% a meno del 10% in due anni, fase che abbiamo superabili anche grazie all’impegno, alla flessibilità e alla ridondanza di Snam garantita dalle sue infrastrutture, dalla diversificazione degli approvvigionamenti di metano e dal nuovo ruolo del Mezzogiorno, divenuto strategico per la sicurezza, l’accessibilità e la sostenibilità degli approvvigionamenti energetici del Paese”. Claudio Farina, Chief Strategy And Technology Officer di Snamintervenuto oggi a Napoli alla giornata inaugurale di Feuromed, il Festival euromediterraneo dell’Economia.

Secondo Farina, che ha ricordato il piano strategico con cui Snam si sta svolgendo 11,5 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2024-2027 sono quattro le categorie di interventi chiave per la sicurezza energetica: “(i) l’incremento della capacità di stoccaggio, (ii) l’acquisto dei due nuovi rigassificatori galleggianti e il conseguente maggiore accesso del Paese al mercato globale”. mercato del GNL (passato dal 15% delle forniture nel 2021 a oltre il 25% nel 2023), passando attraverso (iii) un’efficiente gestione dell’inversione dei flussi prevalenti via tubo, con (iv) il progetto Linea Adriatica che sbottolerà il direttrice sud-nord, aumentando la capacità di trasporto giornaliera fino a 150 milioni di metri cubi di gas”.

Spazio anche al tema della transizione energetica: “una sfida senza precedenti per tempo e profondità – ha spiegato ancora Farina – che si coniuga con quella della sicurezza attraverso infrastrutture del gas progettate e realizzate da Snam in una prospettiva a prova di futuro, per abilitare un sistema multimolecolare aperto al biometano e all’idrogeno, anche grazie a progetti transfrontalieri come il Corridoio SoutH2 (pienamente operativo dal 2030 per portare in Italia e in Europa l’idrogeno rinnovabile prodotto nel Sud del Mediterraneo). Senza dimenticare il trasporto della CO2 nell’ambito di progetti di cattura e stoccaggio del carbonio, leva essenziale per accelerare la decarbonizzazione di settori industriali difficilmente abbattibili evitando fenomeni di deindustrializzazione”.

Il riferimento qui è a Progetto CCS di Ravennajoint venture Eni-Snam, che partirà nei prossimi mesi. “Tenendo presente – ha precisato il dirigente di Snam – che nella traiettoria da qui al 2050 saranno necessarie tutte le tecnologie”, con elettroni rinnovabili e molecole decarbonizzate che dovranno rispondere in quote sostanzialmente paritarie alla futura domanda energetica. “Lungimiranza e tempismo negli investimenti e nell’innovazione – ha concluso Farina – faranno la differenza”.

(Teleborsa) 18-04-2024 19:00

Tag: Farina Snam Sud Italia centro campagna energia sicurezza

 
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