I “consigli” del Partito repubblicano di Massa sulla gestione dell’amministrazione comunale – .

La Commissione interviene anche nel dibattito sul sito dove sorgeranno i nuovi uffici della questura di Massa Carrara Sezione Giuseppe Mazzini del Partito Radicale di Massa, che esamina anche le diverse questioni cruciali che riguardano l’amministrazione. “Conosciamo bene le difficoltà economiche e sociali in cui versa la città, ma siamo anche fortemente convinti che Massa possieda le forze umane e le risorse necessarie per offrire risposte positive ai suoi numerosi problemi – hanno spiegato dal presidente del Consiglio – Risposte che, a per essere efficacemente attuate, devono però avere obiettivi chiari e progetti organici su cui lavorare. Per quanto riguarda il turismo, è necessario dare una risposta immediata e definitiva al fenomeno dell’erosione e procedere con un piano di recupero e riqualificazione del sistema alberghiero. Sul fronte del lavoro è necessario “chiudere” la filiera del marmo, prestando maggiore attenzione all’ambiente e privilegiando la lavorazione e la trasformazione rispetto all’escavazione. Dobbiamo pensare ad una ZIA (Zona Industriale Apuana) che si ponga come obiettivo inequivocabile la destinazione esclusiva di aree all’industria e all’artigianato ma anche a un piano commerciale volto non all’apertura di nuovi centri commerciali ma piuttosto al rilancio del commercio nel centro cittadino per rivitalizzare il suo centro storico. Per l’ambiente e la sanità serve una Casa della Salute in grado di dare risposte immediate ai bisogni sanitari dei cittadini massesi, costretti a rivolgersi sempre più al sistema sanitario privato (per chi può permetterselo) o a attendere lunghi periodi nelle liste d’attesa pubbliche. È necessario procedere con la bonifica dei terreni (Sito di Interesse Nazionale SIN e Sito di Interesse Regionale SIR) ma anche attuare un immediato studio epidemiologico per comprendere le cause delle altissime percentuali di tumori rispetto ad altre aree toscane. Iniziative, quelle citate, che sappiamo non essere facili da affrontare né – tanto meno – immediate, che necessitano certamente di un percorso condiviso e di una volontà determinata. Una condivisione che dovrebbe nascere dalla visione di un progetto di sviluppo che purtroppo questa Amministrazione dimostra di non possedere. L’attuale amministrazione del comune di Massa sta intercettando molti soldi attraverso progetti inseriti nel PNRR ma, a nostro avviso, non è in grado di fornire una soluzione o delle prospettive per la città proprio per l’assenza di una visione strategica organica e complessiva . Il risultato è spesso la messa in atto di interventi improvvisati, frammentari, disarticolati, privi della necessaria unità e talvolta anche discutibili sul piano estetico, che spesso producono spreco di risorse e costituiscono occasioni mancate per fornire risposte reali a problemi altrettanto reali.

Una dimostrazione “fresca” è offerta dalla vicenda riguardante il nuovo edificio della Questura. Un sindaco che nel giro di pochi giorni propone due o tre luoghi diversi in cui costruire il nuovo edificio – previsto prima in via B. Croce (dove ora sorge uno “splendido” condominio) e poi nell’edificio dell’ex Banca di L’Italia (che sta letteralmente andando in pezzi nella centralissima piazza Garibaldi) – non dimostra di avere molta chiarezza di idee. Dopo mesi di promesse, il “ministero di riferimento di questa amministrazione” fa sapere di non poter più portare avanti la trattativa con l’ex Banca d’Italia perché non riesce a raggiungere un accordo con la proprietà (un ente pubblico e quindi gestito da un governance del governo di centrodestra). Di fronte a questa situazione il sindaco di Massa, l’amministrazione comunale e i parlamentari legati ai partiti della maggioranza che guida il comune di Massa non muovono un dito e cominciano ad elaborare proposte astruse come se un intervento del genere non avesse senso strategico per la città. Si aprono i giochi e – voilà – ecco una prima proposta al Pomerio, poi al Parco degli Ulivi. Considerato che la collocazione non sembra essere delle più felici, quello che davvero non riusciamo a capire è perché questa amministrazione voglia occupare con la forza territori ancora liberi con nuova cementificazione o, peggio, verde pubblico. La nostra città presenta diversi edifici pubblici dismessi e abbandonati. Non capiamo quindi perché non si possa partire da queste per dare risposte utili, economiche e rispettose dell’ambiente. Non basta lasciare completamente abbandonata la struttura del vecchio ospedale per costruire una nuova Casa della Salute quasi sui binari della stazione ferroviaria, gravando così ulteriormente sul traffico di via Carducci, già crollata oggi! Continuiamo così e lasceremo ai nostri giovani una città ancora più caotica e povera. Noi repubblicani invitiamo l’amministrazione a ripensare profondamente nuove e più consapevoli scelte, che salvino e preservino innanzitutto l’ambiente”.

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