Mancini è l’uomo del destino. Giroud, un addio amaro – .

Mancini è l’uomo del destino. Giroud, un addio amaro – .
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ROMA

Svilar 6.5 – Primo tempo praticamente senza toccare palla, nella ripresa mette anche la firma sulla qualificazione con un paio di interventi importanti.

Celik 5 – Il suo errore è stato davvero grave, anche se visto col senno di poi. Alla mezz’ora la Roma era in vantaggio per 3-0, rischiare il rosso per un fallo così evidente è una mossa davvero ingenua, che viene punita subito. Prezzo esagerato? Può darsi, ma l’errore del terzino è lampante.

Mancino 8 – È lui l’uomo del destino per questa Roma: dopo il gol nel derby e quello che ha deciso l’andata mette in discesa anche questa partita con il gol dell’1-0, che il destino gli regala, a porta vuota. Non contento, è decisivo anche nell’altra area, deviando decisivamente il tiro di Loftus-Cheek per l’1-0.

Smalling 7 – Un’altra grande prestazione dell’inglese, che sembra prosperare nei duelli corpo a corpo con giocatori simili a lui. Questo è il caso dello sfortunato Giroud.

Spinazzola 6.5 – Fondamentale la sua chiusura difensiva nel primo tempo, mentre la ripresa la passa all’inseguimento di Chukwueze, tutt’altra miscela rispetto a Pulisic.

Sopra 6.5 – Dà tutto quello che ha, al punto da finire in lacrime di fronte ai consigli di uno dei suoi eroi di gioventù, il suo attuale allenatore. Non fa rimpiangere Cristante, scusate se è poco. Dal 88′ Angelino sv.

Paredes 6.5 – Regia pulita e senza fronzoli, l’argentino è uno dei giocatori completamente trasformati da De Rossi. Anche oggi una prova estremamente concreta.

Pellegrini 7.5 – Gioca come capitano, gioca come leader, gioca come giocatore di alto livello. Totalmente trasformato dall’arrivo di De Rossi, il centrocampista giallorosso gioca la sua miglior partita stagionale con un tiro meraviglioso che solo il palo può fermare, poi dà il via all’azione del raddoppio con il passaggio filtrante per Lukaku. Dal 88′ Sanches sv.

El Shaarawy 7 – Maestoso e infinito: forse galvanizzato dalla partita da ex, gioca novanta minuti di qualità elevatissima e quantità incalcolabile. Terzino, esterno offensivo o centrocampista, non cambia nulla.

Lukaku 7 – Dybala segna un bellissimo gol, ma altrettanto importante è l’apporto del belga: scatta su un passaggio filtrante di Pellegrini, vince il duello fisico con Gabbia e nonostante l’infortunio mette in mezzo il pallone che Gabbia poi consegnerà al compagno per il magico sinistro del 2-0. Dal 28′ Abramo 6

Dybala 7 – Fa male a ogni appassionato di calcio vedere partire la coppia d’attacco titolare dopo appena 40 minuti: De Rossi preferisce coprirsi con il +3 gol e la Joya capisce. Ah, prima della sostituzione una sua perla: sinistro chirurgico di prima intenzione che esce dove Maignan può solo sognare di arrivare. Da 42′ Llorente 6.5 – È entrato in partita alla grande e nella ripresa un paio di finalizzazioni importanti hanno portato la sua firma.

Allenatore: Daniele De Rossi 7.5 – Aveva vinto tatticamente l’andata, ha dominato anche il ritorno grazie ad una prima mezz’ora super: ha festeggiato due volte il rinnovo di contratto, non solo la semifinale ma la certezza che il quinto posto in classifica porterà alla Champions Lega. La sensazione è che stasera sia nata una stella.

MILANO

Maignan 6 – Non ha infatti toccato palla nei primi 45 minuti, nemmeno in occasione del bellissimo tiro ad effetto di Pellegrini che ha colpito il palo.

Calabria 6 – Pioli gli chiede di fare il centrocampista davanti alla difesa e il capitano risponde “obbedisco!”. Non ci sono demeriti, infatti quando c’è da togliere un centrocampista l’allenatore sceglie Bennacer. Al 46′ resta negli spogliatoi per ragioni di equilibrio. Da 46′ Reijnder 6 – Nell’assalto finale si vede pochissimo, a differenza dell’andata.

Gabbia 5 – Serata molto difficile per il centrale italiano, che perde il duello fisico con Lukaku e rilancia sui piedi della Joya in occasione del gol di Dybala. C’è un elemento di sfortuna, senza dubbio. Ma nella ripresa commette un altro grave errore, lasciando Abraham libero di tirare da distanza ravvicinata, anche se l’inglese lo grazia. Il gol dell’1-2 è un’amara consolazione, per quanto bella.

Tomori 5.5 – La difesa rossonera è in grande difficoltà per tutta la partita, visto che il vantaggio di Mancini rende ancora più difficile la qualificazione dei giallorossi e il Milan si ritrova a difendere a tutto campo e costantemente sbilanciato in avanti.

Theo Hernandez 5.5 – Fatta eccezione per una serpentina a metà primo tempo, anche questa doppia sfida contro la Roma è piena di rimpianti e priva di giocate decisive per il francese.

Musa 6 – Nel primo tempo è tra i pochi rossoneri a salvarsi con il suo strano inserimento ibrido da esterno destro, che poi torna a essere centrocampista con l’ingresso di Jovic. Dal 69′ Florenzi sv.

Bennacer 5 – Sulle gambe benzina abbondantemente rifinita. Pioli gli conferma la fiducia ma l’algerino non ha la brillantezza necessaria per una partita di questo livello. Al 41′ la sua partita finisce, senza che vi sia la minima traccia della partita. Da 41′ Jovic 5,5 – Poco incisivo nonostante il suo ingresso coincida con il teorico momento di maggiore difficoltà della squadra di casa.

Pulisico 5.5 – Dopo la brutta prestazione dell’andata era lecito aspettarsi una gara forte da parte dell’americano, che invece finisce incastrato nel trafficatissimo canale centrale, già occupato da troppi giallorossi. Dal 69′ Okafor sv.

Loftus-Cheek 5.5 – Segna l’unica vera occasione rossonera del primo tempo, con un destro di prima ripresa che Mancini devia sulla traversa. E’ una delle porte scorrevoli del match, visto che due minuti dopo la Roma raddoppierà. Da 46′ Chukwueze 6 – Sicuramente dà una spinta diversa al Milan sulla fascia destra, creando subito un’occasione e spesso tirando o crossando in maniera pericolosa.

Leone 5 – La prima giocata degna di nota arriva al 60′, troppo presto. Il Milan gli ha garantito il rinnovo, gli ha regalato la maglia numero 10 e una linea di abbigliamento, oltre allo status di leader: ora tocca a lui ripagare questa enorme fiducia. Ieri ha detto che è pronto a ricevere critiche: dovrebbe prepararsi per un’altra settimana al vetriolo.

Giroud 5.5 – Questo Smalling è davvero indigesto: come all’andata, la stragrande maggioranza dei duelli in quota va all’inglese, mentre il francese saluta le competizioni europee con due prestazioni anonime e un gol enorme divorato (all’andata).

Allenatore: Stefano Pioli5 – Qualificazione già largamente compromessa dopo poco, nemmeno le mosse coraggiose di Calabria centrocampista e di Jovic subito in campo pagano dividendi adeguati. La scelta di Bennacer è gravemente carente, nemmeno la superiorità numerica rimette in partita la squadra. La sensazione è che la sconfitta dell’andata abbia pesato molto di più del risultato in campo.

Tags: RomaMilan referto cartellini Mancini man #destino #Giroud #addio amaro

 
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