Reggiana, stasera non hai scuse. Con il Cosenza si gioca per la salvezza – .

di Francesco Pioppi

Con la furia competitiva di chi lotta per sopravvivere, ma con il cervello libero da aspettative e paure. La Reggiana, che ospiterà il Cosenza alle 20.30, avrà sulla racchetta il pallone della salvezza e dovrà evitare il classico ‘braccino’. Quello che ti prende quando sai che la posta in gioco è alta, ma la tensione ti gioca un brutto scherzo. Nesta lo sa perfettamente e per questo ha invocato ‘gli uomini prima ancora che i calciatori’. L’allenatore ha fatto il suo lavoro (bene), ma la realtà è forse ancora più banale: l’importante è non perdere. Certo, con i tre punti la permanenza in Serie B sarebbe un discorso praticamente chiuso, ma questo campionato insegna che la priorità è riuscire a spostare la classifica e ‘regalare’ il meno possibile agli avversari. Ogni fine settimana le sorprese si moltiplicano e alla fine anche un ‘piccolo punto’ – preso da un diretto concorrente – è sempre prezioso. I Granata arrivano fasciati e rimodellati, con Bianco (squalificato), Szyminski (lombalgia), Bardi (caviglia), Crnigoj (quadricipite femorale) e Girma (menisco), ma dovranno sfruttare l’amarezza delle due sconfitte consecutive (Cittadella e Lecco) trasformandolo in carburante. Marcandalli dovrebbe rientrare dall’infermeria dopo lo stop per un problema alla caviglia, ma vuole assolutamente dare una mano e probabilmente giocherà stringendo i denti. La coperta, come ha sottolineato Nesta, è piuttosto corta soprattutto a centrocampo e in difesa, mentre davanti c’è qualche opzione in più. Potrebbe esserci una occasione nel corso della gara per Antiste, ma anche Vido ha voglia e non vede l’ora di lasciarsi alle spalle la lunga sosta. L’ultima partita giocata dall’attaccante risale al 26 agosto, ma quella di oggi sarà la sua terza convocazione e in allenamento ha dimostrato di essere al massimo delle sue potenzialità. Il mancino di Kabashi si rivedrà in mezzo al campo, probabilmente in coppia con Cigarini, mentre nella trequarti dovrebbero agire Melegoni e Portanova in appoggio a Gondo. La vittoria casalinga manca dal 26 dicembre (1-0 contro il Catanzaro, gol del Girma) ed è chiaro che gli abbonati vorrebbero finalmente festeggiare alla ‘Città del Tricolore’.

I Granata si troveranno di fronte una squadra che ha talento, soprattutto in attacco, ma che non vince da febbraio (a Lecco) e che per questo si ritrova alle spalle della Reggiana, al 14esimo posto, con 36 punti. Il licenziamento di Caserta a inizio marzo (a Viali) non ha sortito gli effetti sperati. Attenzione però alle invenzioni di Tutino (14 gol), agli assist di Calò (7) e alle accelerazioni di Canotto, per una squadra che può far uscire dalla panchina altri ‘assi’ come Forte, Marras e l’ex granata Mazzocchi: niente male come alternative per ‘spaccare’ la gara. È giunto il momento di mantenere i nervi saldi e di mettersi al lavoro. Il traguardo è vicino, buttare via tutto sarebbe un sacrilegio.

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