PESCARA. Preso a calci, strattoni e quasi strangolato con il guinzaglio: questo il trattamento che un uomo di 28 anni ha riservato a un cane nel piazzale della stazione: la scena è avvenuta davanti a testimoni ed è stata denunciata dalla Lega Animali Lndc Animal Protezione. Come spiega la presidente della Lndc Piera Rosati, la polizia ferroviaria è stata allertata e ha identificato l’uomo. La cagnolina picchiata è una pastore abruzzese, una cucciola di un anno e si chiama Nina. Secondo il presidente della Lndc, le immagini delle telecamere di sorveglianza confermano che ha ricevuto un calcio in testa, ed è stata subito strangolata. La Polfer ha denunciato l’uomo all’autorità giudiziaria per maltrattamenti sugli animali, il cane non è stato sequestrato e ora non è più ritrovato.
La Lndc lancia un appello: “Vogliamo comunque essere sicuri che Nina abbia un futuro migliore e per questo, nella denuncia, chiederemo il sequestro così da poter cercare per lei una sistemazione migliore. Per fare questo, però, è necessario che venga ritrovata, sperando che stia ancora bene. Chiunque abbia informazioni su dove possa essere questa povera cagnolina o chi l’ha vista negli ultimi giorni può scrivere all’indirizzo [email protected]. Solo così potremo tutelarlo al meglio”.
Secondo quanto ricostruito dalla Lndc grazie agli attivisti locali, si tratterebbe dello stesso cane che a febbraio era stato lasciato legato a un vaso in uno stabilimento balneare per tutta la notte. Anche in quel caso l’uomo sarebbe stato denunciato in libertà per maltrattamenti e abbandono senza però adottare alcuna misura a tutela del cane. “Sinceramente non capisco perché in entrambe queste occasioni la povera Nina non sia stata rapita, lasciandola nelle mani di una persona che evidentemente non sembra capace di prendersi cura di lei e di trattarla con il rispetto che merita. Dalle informazioni che abbiamo raccolto l’episodio alla stazione sarebbe avvenuto almeno 2 settimane fa e da qualche giorno l’uomo sarebbe stato visto in giro per la città senza Nina”, commenta Piera Rosati. “L’uomo, secondo quanto riferito da alcuni, sostiene di aver lasciato Nina qualche giorno fa per qualche ora e di non averla ritrovata al suo ritorno”.
La Lndc Protezione Animali si unisce però alla denuncia sporta contro di lui per maltrattamenti sugli animali, annunciando che si costituirà parte civile in ogni eventuale processo a suo carico.
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