«Le ridotte dimensioni territoriali e le caratteristiche morfologiche del territorio non sembrano conformi ad una suddivisione del contratto di trasporto pubblico locale in quattro lotti. C’è il serio rischio di creare discriminazioni tra territori, tra le zone più svantaggiate a causa dell’attuale situazione economica e della scarsa urbanizzazione”. E’ questa una delle preoccupazioni dei gruppi Pd e Innovare per Terni riguardo al maxi bando della Regione per gli autobus. È stata depositata un’interrogazione per comprendere le intenzioni del consiglio comunale sulle problematiche sollevate a seguito dell’avvio del procedimento da parte della Regione Umbria.
Tpl e criticità Insomma, il centrosinistra vuole capire: da che parte sta il consiglio? Tra le richieste, come scrive il capogruppo Dem Francesco Filipponi: «Vorremmo sapere se il consiglio comunale intende valutare la necessità di istituire un tavolo di consultazione locale, che veda il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali interessate, per parlare con la Regione sulla Relazione di affidamento dei servizi di trasporto pubblico urbano, extraurbano, di navigazione e di trasporto pubblico locale fisso”. Il frazionamento del contratto, secondo il Pd, per il Comune di Terni potrebbe «portare a disgregazioni e disomogeneità del servizio, che scoraggeranno l’utilizzo del trasporto pubblico locale». E in prospettiva “questo contesto può favorire la partecipazione alle gare di operatori economici che, come dimostrato da altre realtà regionali, non hanno l’organizzazione e la solidità necessarie per gestire servizi di tale complessità anche dal punto di vista occupazionale”.