La chiusura della campagna elettorale il 7? Un eccesso di zelo da parte del centrodestra. La parità di condizioni di Porzi è indigeribile per Azione
M. Brun.
Taccuino elettorale, tra Perugia e Foligno.
- Lo “zelo della tua casa mi ha roso”. Da credenti come siamo, riteniamo che questo brano del Vangelo sia di grande attualità.
È stata annunciata il 7 giugno, a Barton Park, la fine della campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Scoccia.
L’annuncio sembrava già curioso, ma, se le leggi non sono cambiate, si voterà l’8 (dalle 14) e il 9 giugno, quindi eccezionalmente sabato pomeriggio e domenica, le campagne elettorali dovranno concludersi non il venerdì precedente, ma ragionevolmente giovedì sera. Il 7 è il silenzio elettorale.
Si potrebbe discutere se si possa tenerlo aperto fino alle 13.59 del 7.
Ma sarebbe una grande novità chiudere le campagne elettorali all’ora di pranzo.
Conclusione: si tratta di un eccesso di zelo da parte di coloro che dovrebbero aiutare il candidato del centrodestra, altrimenti molto vincente? - La parità di condizioni dell’ottima consigliera regionale, ex Pd, ora di Azione, Donatella Porzi, non sembra piacere ad Azione (così si legge in una nota). Porzi sembrava intenzionata a dare il suo appoggio non solo a Monni a Perugia, ma anche al centrodestra di Zuccarini a Foligno, attraverso un gruppo con radici cattoliche e forti legami con l’ex Pd nazionale ed ex ministero Fioroni. Come andrà a finire? Ah, non lo so.
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