«Forse qualcuno nel centrodestra si sta risvegliando dal torpore in cui era colpevolmente caduto sulle autonomie differenziate. Era tempo! Per mesi, da quando abbiamo lanciato l’allarme per il scellerato piano Spacca-Italia di Calderoli, abbiamo sperato che i presidenti delle regioni di destra del Sud sferrassero un colpo e invece sono rimasti in silenzio, diventando conniventi con una riforma che, se approvato così come vuole la Lega, distruggerà definitivamente il sud e le zone interne”.
Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, oggi a Soveria Mannelli (Catanzaro) per aprire i lavori della conferenza programmatica del Pd Calabria, insieme a Nicola Irto, senatore e segretario regionale, e Lucia Annunziata che ha partecipato alla prima iniziativa del Partito Democratico Calabrese.
“Da mesi – ha aggiunto – a partire da Occhiuto qui in Calabria, che ieri finalmente ha dato un segnale ma che come chiedevano i nostri consiglieri regionali fosse coerente, hanno ceduto alle pressioni della Lega, svendendo il futuro dei cittadini calabresi. Lo scambio in corso tra Lega e Fdi, tra autonomie differenziate e premiership, distruggerà le istituzioni e assesterà un colpo mortale ai servizi della Calabria, del Sud e delle aree interne. Il Pd non cederà di un centimetro e noi continueremo a lottare in Parlamento e nel Paese per evitare che distrugga il Paese e il Sud”.
La sanità pubblica, nella scuola pubblica, nell’assistenza, dai bambini agli anziani, e nel trasporto pubblico locale sono i punti chiave su cui investire e destinare la maggior parte delle risorse disponibili; la destra, invece, gioca con l’autonomia sulla pelle del Sud, tagliando la sanità, tagliando le case comunitarie che avevamo previsto nel Pnrr, cercando di privatizzare il più possibile”.
“Oggi – ha proseguito – tanti italiani rinunciano alle cure, altri sono costretti a lasciare la propria regione, qui in Calabria abbiamo 300 milioni in mobilità sanitaria passiva. E cosa fa il Governo? Si pensi all’autonomia differenziata che aumenterà ancora di più le disuguaglianze nel Paese. La battaglia per il potenziamento della sanità, delle strutture sanitarie nelle zone interne era uno degli obiettivi per cui abbiamo ottenuto il Pnrr nel 2020, questo governo ha cambiato le carte in tavola ma il Pd continuerà a lottare per far sì che resti una priorità”.
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