Al termine della partita persa al Ferraris contro la Lazio, l’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino, ha parlato alla conferenza stampa. Queste sono le sue parole.
Saranno passati solo quattro giorni tra Firenze e oggi, ma si è vista una squadra un po’ stanca, che fatica a mantenere la distanza tra i reparti…
“Nel primo tempo non credo, nella prima frazione abbiamo fatto un ottimo primo tempo contro una squadra di grande qualità. Pensiamo sempre a chi abbiamo di fronte, da dove veniamo e al percorso che abbiamo intrapreso fino ad oggi. Primo tempo di grande qualità, di grande temperamento, e finché Ekuban e Retegui hanno resistito in attacco abbiamo messo in difficoltà la Lazio creando 3/4 occasioni pericolose dove dovevamo fare meglio ed essere più lucidi. Nel secondo tempo è vero, abbiamo calato: Non so se è un aspetto di energia, sicuramente avendo giocato quattro giorni fa potrebbe esserlo, ma siamo entrati in partita, sempre in partita. In quel momento la Lazio ha preso in mano la partita con i suoi giocatori qualitativamente migliori, da Luis Alberto a Pedro, giocatori che sono veloci nel primo passo e hanno capacità. Lì ci hanno messo nei guai. Siamo stati lunghi tra le linee, non abbiamo accorciato bene e siamo caduti. Siamo delusi, è un peccato, ma i ragazzi hanno dato tutto. Archiviamo velocemente questa partita analizzando tutte le cose fatte bene nel primo tempo e quelle fatte meno bene, dove possiamo crescere”.
Una vera ovazione da parte del pubblico quella di oggi, non è la prima volta che accade…
“Sono emozionato, felice, c’è grande affetto da parte mia verso i tifosi, il popolo genovese. Penso che sia reciproco, per quello che siamo riusciti a creare. Mi ha fatto molto piacere, mi ha emozionato”.
Chi potrebbe recuperare per la partita contro il Cagliari?
“Junior Messias e Bani non credo, Matturro e Malinovskyi non credo, Vitinha lo spero, ma valuteremo. Sono senza dubbio giocatori che all’interno di un collettivo sono importanti per l’economia della squadra, ma penso che chi ci sarà e chi c’è stato oggi confida nel lavoro quotidiano, nella crescita. Dobbiamo crescere sotto alcuni punti di vista e in queste settimane c’è il modo per farlo”.
Cosa ha dettato la scelta di giocare dall’inizio con Strootman e Frendrup in mezzo al campo, rinunciando a Badelj, scelta probabilmente dettata dalla partita di Firenze di quattro giorni fa?
“Era giusto dare una chance a Kevin per il professionista che è, per quello che mostra ogni giorno in allenamento. Badelj ha giocato quattro giorni fa e due partite consecutive, era giusto fare questo cambio”.
De Winter, che ha margini di miglioramento, sembra ancora faticare un po’ nel ruolo di difensore centrale. È solo una percezione esterna?
“Penso che possa giocare lì nel prossimo futuro, può giocare sia da braccio che da centro. A tratti stasera ha fatto anche delle cose decenti, qualche errore in fase difensiva dove può assolutamente migliorare, soprattutto dal punto di vista dell’attenzione”.
Come hai visto la fase offensiva della squadra con Gudmundsson alle spalle dei due attaccanti?
“Primo tempo molto buono. Fino a Ekuban E Retegui loro hanno retto e noi siamo andati a giocare in parità numerica davanti, abbiamo creato le condizioni per fargli male. Nel secondo tempo siamo calati, abbiamo faticato. Tanti palloni messi lì sono tornati, sono tornati, la Lazio ha recuperato il pallone. Hanno respinto la prima palla e giocatori che hanno diviso il gioco tra le linee: lì siamo finiti nei guai”.
Un giudizio su Spence?
“Ha un motore importante, margini di miglioramento in tutte le fasi. Può solo lavorare in questo momento e cercare di migliorare, eliminando i suoi difetti ed esaltando i suoi pregi quando gioca. Questo è ciò che deve fare”.
Il gol di oggi era simile a quello segnato contro il Frosinone, di cui eri arrabbiato. Ci sono somiglianze nelle dinamiche?
“Frendrup è uscito, loro hanno messo la palla dietro e Vogliacco è scivolato. Sì, abbiamo subito un gol simile contro il Frosinone. Sono situazioni in cui dobbiamo migliorare, ci lavoriamo e molto probabilmente non basta. Sarà mio compito continuare a lavorare su certe tipologie di aspetti affinché alcuni traguardi non si ripetano mai più”.
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