2-2 gol di Gaetano, Mina, Vlahovic e autogol di Dossena-Corriere.it – .

La Juventus non vince da sei trasferte e il pareggio in faticosa rimonta, dopo un’ora in cui hanno sempre tenuto la testa sott’acqua, in balia di un Cagliari più vivo che mai, è la conferma delle difficoltà che stanno vivendo gli allegriani. Al di là il puntino, che avvicina la Signora al traguardo della Champions, c’è poco da salvare. La prima metà è insopportabilmente morbida. E neanche il secondo passerà alla storia. Ad un certo punto Ranieri sperava di vincerla. Critico Allegri nel dopopartita: «Non abbiamo capito la partita».

Il primo tempo dei sardi, coronato da due rigori impeccabili, è stato perfetto. La Juve si è rianimata solo nell’ultima mezz’ora quando i ritmi rallentano e la differenza di qualità viene fuori. Vlahovic, che aveva segnato il suo primo gol in Serie A con la Fiorentina in Sardegna, ha riaperto la gara con una punizione sul primo palo. Dossena salva Madama al 3′ del novantesimo minuto, prima facendosi soffiare via la palla da Milik e poi deviando nella propria rete il lungo cross di Yildiz. Il Cagliari, specialista in rimonte, questa volta si lascia recuperare, ma dopo aver battuto l’Atalanta e fermato l’Inter, è più vivo che mai e non troppo lontano dal traguardo salvezza.

Le pagelle di Cagliari-Juventus

La banda di Ranieri è scatenata in partenza, attacca la Juve in ogni zona del campo, vince a livello tattico, tecnico e fisico, è più affamata, più vogliosa, più entusiasta. Ha soprattutto un gioco. Sir Claudio sceglie il 3-4-3 in cui Gaetano, chirurgico nei movimenti, realizza il falso nove tra le due frecce, Luvumbo e Shomurodov, imprendibili per le bellissime statue bianconere.

La Juve, sorpresa da tanto furore, parte in ciabatte e si lascia travolgere dal ritmo e dall’intensità delle rivali. Il primo tempo è un imbarazzante tiro al bersaglio. Il 2-0, ottenuto grazie ad altrettanti rigori, segnati da Gaetano e Mina e, causato dalla gomitata larga di Bremer e dal fallo di Szczesny in uscita su Luvumbo, è andato vicino anche al Cagliari, che ha avuto almeno altre occasioni prima dell’intervallo, due con lo stesso angolano e una con Shomurodov. La Juve non è arrivata: piatta, lenta, morbida. Incoerente. Un solo affondo, prima dell’intervallo, che genera il gol di Vlahovic, annullato per fuorigioco di Chiesa.

Allegri ha dato subito il suo contributo nella ripresa Yildiz per l’alieno Alcaraz e snatura la sua pallida creatura piazzandola con il 4-2-3-1 nel tentativo di dare più spinta. Weah (finché resta in campo) gioca sulla linea dei difensori, Cambiaso si sposta a destra, il giovane turco si sistema alle spalle di Vlahovic. Ma La Juve si è svegliata solo dopo un’ora, quando il Cagliari cala il ritmo e non riesce più a ripartire. Il gol di Dusan, una punizione morbida sul primo palo, accende la voglia di rimonta ma il 2-2 arriva solo alla fine grazie all’autogol di Dossena.

Un piccolo punto per la Juve che non vince in trasferta dal 21 gennaio e rischia di vedersi rubare il quarto posto dal Bologna. Allegri ha poco di cui sorridere. Martedì in Coppa Italia, per difendere il 2-0 dell’Olimpico, servirà uno spirito diverso.

Tag: gol 7u7 Gaetano 7u7 Mina 7u7 Vlahovic 7u7 gol 7u7 Dossena 7u7 Corriere 7u7.it

 
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