Cagliari letale dal dischetto con Gaetano e Mina, ma non basta per battere la Juventus – .

Uscire da una partita contro una grande tra cinque giorni con il rammarico di una vittoria mancata non è un’abitudine per i Cagliari. Certo è che il 2-2 di domenica a San Siro con l’Inter è stato virtuale Scudo e la partita di ieri sera all’Unipol Domus con la Juventus (che, come nel 2020, non vince da sei trasferte) dà la sensazione di quattro punti rimasti in campo. La nave della salvezza avrebbe potuto essere quasi all’ancora. Ma ha preso la strada giusta per attraccare al massimo entro il 26 maggio.

PRIMO TEMPO ROSSOBLU PERFETTO. Ranieri distribuire a 3-4-1-2 (che diventa 5-4-1 in fase di attesa) puntato all’attacco, con Gaetano alle spalle di Shomurodov e Luvumbo, ma con attenzione in difesa e a centrocampo dove, dopo la squalifica, c’è di nuovo Nandez (ovunque nel gioco) per creare il gioco con le sue fiammate, come antipasto. D’altronde Allegri (ex come il collega) recupera Szczesny tra i pali (dopo essere stato operato al setto nasale sabato dopo il derby) mentre accanto a lui c’è spazio per la coppia Vlahovic-Chiesa. Prova ad accendere subito la squadra di casa con Luvumbo, ma è tutta la squadra che è in palla. Segno che la vittoria sull’Atalanta e la sfiorata sconfitta in casa dell’Inter hanno dato molta convinzione come confermato anche dalla conclusione di Shomurodov, decisamente in palla. Come Gaetano.

Insomma, è un Cagliari che sicuramente gode di fiducia e di simpatia. L’unico che sembra essere in difficoltà e Sulemana. Ranieri (che ha qualcosa da ridire all’arbitro Piccinini per qualche fallo di troppo subito da lui) pur vedendo la squadra comportarsi bene, mette in atto alcuni accorgimenti tattici. Szczesny si salva sul pallone di Luvumbo, che verrà ammonito a partita in corso e salterà la trasferta contro il Genoa. IL Var, Bremer con il braccio largo, chiama l’arbitro che assegna il rigore. Che dal dischetto segna con estrema freddezza Gaetano. Un vantaggio meritato per quanto visto in campo nella prima mezz’ora, legittimato anche dalla sfiorata occasione di Luvumbo.

Secondo rigore della serata assegnato da Luvumbo, che anticipa il portiere avversario (avvertimento giusto) che lo mette KO. Mina non sbaglia ed è 2-0 in meno di 40 minuti. Vlahovic segna, ma non conta perché è stato servito in fuorigioco da Chiesa. A inizio secondo tempo ecco Prati prende il posto di Sulemana, utile comunque nei ripescaggi difensivi anche se non certo nella sua miglior partita in maglia Rosso & blu. La squadra di casa continua il suo atteggiamento propositivo, con il Parti che impensierisce Szczesny che è costretto a deviare palla per non subire il 3-0. Che diventa 2-1 in porta su punizione di Vlahovic con una palla calciata perfettamente che finisce in rete sul palo Scuff.

AVVERSARIO CORAGGIOSO MA ANCHE SFORTUNATO. La squadra ospite aumenta il ritmo, Deiola rileva Gaetano per dare maggiore freschezza in mezzo al campo. La risposta di Allegri, per arrivare al pareggio, è una Juventus super offensiva con a 4-2-4. Shomurodov e Nandez escono tra gli applausi, sostituiti da Zappa E Viola. Il 2-2 è incredibile, grazie allo sfortunato autogol di Dossena che batte il proprio portiere nel tentativo di battere Milik. La sfida finisce quindi in pareggio UnipolDomus. C’è il rammarico per non aver vinto, ma aver ottenuto 5 punti nel trittico di partite contro Atalanta, Inter e Juventus è sicuramente molto importante per raggiungere la salvezza. Ancora un po’ di pazienza.

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