una location in Laguna per la galleria d’arte di Berlino

una location in Laguna per la galleria d’arte di Berlino
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Può essere letto alla luce del fermento che sta investendo il mercato dell’arte veneziano negli ultimi mesi – con le recentissime aperture, tra le altre, dell’avamposto lagunare di Tommaso Calabro a Palazzo Donà Brusa e della galleria Lorcan O’Neill a Ponte Pesaro – il arrivo di È andato a Venezia. La galleria fondata nel 2004 a Berlino raggiunge il traguardo dei vent’anni nel 2024: nata con l’idea di dare spazio alla scena tedesca emergente, proponendosi all’epoca come prima piattaforma commerciale per tanti artisti in erba, nel 2009 Wentrup ha trovato casa nel quartiere di Kreuzberg di Berlino. Dal 2020 siete presenti in città con un secondo spazio a Charlottenburg, mentre risale al 2021 l’apertura di un temporary project space ad Amburgo, all’interno di una villa in stile Art Nouveau sul lago Feenteich. Una crescita focalizzata sulla necessità di offrire spazi più versatili agli artisti, oltre la semplice vetrina, con l’obiettivo, invece, di ospitare residenze e produzioni in situ, favorire il dialogo e sviluppare mostre ed eventi.

Wentrup Venezia. Per gentile concessione di Wentrup Venezia. Foto Mathias Kolb

Lo spazio della galleria Wentrup a Venezia

Si colloca in questo filone il debutto veneziano della galleria, che eredita le intenzioni di Wentrup am Feenteich, nei giorni di apertura della Biennale Arte 2024. Condiviso con le precedenti aperture anche dall’interessamento di Tina e Jan Wentrup per spazi architettonici inconsueti, capaci di proporre a genio loci di grande ispirazione per gli artisti. A Laguna, nel sestiere di Cannaregio, la coppia ha rilevato e ristrutturato l’atelier dello stilista Giuliana Camerino (morta nel 2010, è responsabile del marchio Roberta di Camerino) a Palazzo Grifalconi Loredan, introdotto da un cortile con giardino che ora espone sculture di Marion Verboom e Gerold Miller. All’interno, in una serie di stanze illuminate da lucernari, si trovano un piccolo monolocale destinato ad ospitare gli artisti in residenza e lo spazio espositivo di Wentrup Veneziacome è stato ribattezzato l’indirizzo lagunare, la prima scommessa di Tina e Jan Wentrup oltre i confini tedeschi e la seconda sede ufficiale (permanente) della galleria: “La scelta di Venezia è dovuta al fatto che la città sta cambiando, e molti amanti dell’arte che arrivano dal Nord Europa, dall’America e dalla Russia stanno acquistando qui una seconda casa” spiega il direttore della galleria (ed ex collaboratore di Artribune), Lucia LonghiSe da un lato assistiamo al drammatico abbandono di Venezia da parte di chi in città è nato e cresciuto, anche in risposta ai disagi di un turismo opprimente, dall’altro stanno arrivando ‘nuovi abitanti’. Questo spiega perché negli ultimi anni in Laguna hanno aperto così tante gallerie”.

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La mostra “Capriccio” per il debutto di Wentrup Venezia

A Venezia, Wentrup rappresenterà artisti affermati, midcareer ed emergenti (ma il portfolio della galleria è volutamente ridotto – a 22 artisti – per favorire il rapporto umano). Iniziamo dalla mostra Capriccioinaugurato lo scorso 19 aprile, aperto ai visitatori fino al 3 agosto 2024. Il progetto unisce le opere di tre artisti rappresentati dalla galleria – Mary Ramsden, Anastasia Samoylova E Marion Verboom – qui in dialogo con Enzo Cucchi (la tela è in mostra 5×3 dell’artista marchigiano, pioniere della Transavanguardia italiana) e con l’arte italiana in senso più ampio, come fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Così come con la città di Venezia, attraverso riferimenti e suggestioni non sempre esplicite. “Nei primi giorni di apertura abbiamo avuto decine di visitatori da tutto il mondo, e stiamo vendendo tutti e tre gli artisti”, sottolinea Longhi, a testimonianza della buona accoglienza da parte della città e del pubblico giunto per la Biennale. “A Venezia il passato e il presente dell’arte si incontrano come in poche altre città. Siamo entusiasti di tessere un legame con la Biennale, i musei privati ​​e le istituzioni pubbliche della città; la nostra galleria si rivolge sia alla gente del posto che ai visitatori internazionali”: Tina e Jan Wentrup sembrano aver capito bene.

Livia Montagnoli

Cannaregio 6359, Calle de la Testa, Venezia

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