la Madonna del gatto ritorna a Urbino da Palazzo Pitti – .

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Dal 20 giugno al 6 ottobre Palazzo Ducale ospiterà la mostra monografica dedicata a uno dei figli più illustri della città, con ottimi prestiti dai principali musei italiani e internazionali

L’appuntamento è a fine primavera: si intitola “Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna” la mostra monografica che per oltre quattro mesi – dal 20 giugno al 6 ottobre 2024 – si potrà ammirare nei sontuosi spazi di Palazzo Ducale e che è parte integrante del calendario di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 .

Curata da Luigi Gallo (direttore della Galleria delle Marche) e Anna Maria Ambrosini Massari (docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Urbino), con Luca Baroni e Giovanni Russo, la mostra porta le opere di uno dei suoi figli più illustri : Federico Barocci (1533-1612).

Grazie a un insieme di prestiti da importanti musei nazionali e internazionali che arricchiscono la già importantissima collezione della Galleria Nazionale delle Marche, la mostra monografica propone 76 tra dipinti e disegni di Barocci, illustrando tutte le fasi della sua lunga carriera.

Prestiti eccellenti: la Madonna del gatto
Proveniente dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, la cosiddetta Madonna della gatta è un’opera chiave per la prima sezione della mostra dedicata a Federico Barocci. Fu commissionato all’artista dal duca Francesco Maria II della Rovere, che potrebbe aver richiesto la tela in vista di una visita papale nel 1598 o per celebrare la nascita del primogenito nel 1605.

A sinistra ci sono Giuseppe, la Vergine Maria e Gesù Bambino che riposa nella culla. Sulla destra appare un secondo gruppo composto da Elisabetta, cugina di Maria, con il marito Zaccaria e il figlio Giovanni Battista. Le due famiglie sono collegate, proprio al centro della composizione, da una terza figura: il gatto che dà il nome a questo dipinto, accovacciato sul vestito della Madonna mentre allatta un cucciolo. Questo dettaglio addolcisce il tema strettamente religioso evidenziato dal dito di Giovanni puntato verso Cristo, conferendo alla scena un tono domestico. L’apertura prospettica ci offre uno scorcio del paesaggio architettonico di Urbino, splendente tra le nuvole.

L’ambiente cittadino è caro a Barocci: in mostra il dipinto sarà esposto come elemento conclusivo della prima sala dedicata al rapporto di Barocci con la sua città natale, preceduta da alcuni autoritratti e ritratti dei più importanti esponenti Rovereschi. Volutamente la pala occuperà una posizione di rilievo per segnare il rapporto di Barocci con i suoi committenti e in realtà fondamentale per sottolineare che la storia del pittore non deve essere letta solo in termini di collegamenti e personaggi, ma soprattutto deve essere interpretata in relazione al territorio urbinate. .

La facciata occidentale del Palazzo Ducale vista sullo sfondo, acquista quindi un valore emblematico per Federico Barocci, che la include frequentemente nelle sue opere, come omaggio alla sua terra natale. I più attenti noteranno che il palazzo è un elemento ricorrente anche in altri dipinti in mostra, ad esempio l’Annunciazione dalla Pinacoteca Vaticana e il Trasporto al Sepolcro da Senigallia sono altri due preziosi dipinti dove la facciata delle torrette appare. La Madonna del gatto è il primo elemento a rendere esplicita questa risonanza nel percorso di visita, creando uno sfondo che armonizza i singoli pezzi tra loro e con l’ambiente che li ospita.

Infatti per questa e tante altre opere la mostra è l’occasione per tornare a casa. Infatti, con l’estinzione della famiglia Della Rovere nel 1631, tutti i beni demaniali relativi al ducato furono confiscati dal Vaticano, mentre i beni di famiglia come le eccezionali collezioni d’arte feltrine lasciarono la città insieme all’ultima erede Vittoria, moglie del Gran Duca Ferdinando II dei Medici. La tela era originariamente collocata nell’appartamento invernale della Granduchessa, al primo piano di Palazzo Pitti e arricchisce ancora oggi la collezione delle Gallerie degli Uffizi. Il prestito ha offerto la possibilità di pulire e consolidare la pellicola pittorica affinché l’opera si presenti ai visitatori come appena restaurata nella sua veste migliore.

MOSTRA INFORMAZIONI
Federico BarocciUrbino. L’emozione della pittura moderna
a cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari con Luca Baroni e Giovanni Russo
20.06.2024 – 06.10.2024
Inaugurazione: 18.06.2024 ore 11.00
Orari di apertura: da MAR a DOM: dalle 8.30 alle 19.15 (chiusura biglietteria ore 18.15); MO chiuso
Ingresso: 12€ intero; 2€ ridotto; Prenotazione 1€
Catalogo edito da Electa
Galleria Nazionale delle Marche
Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
Telefono: 0722 2760
[email protected]
www.gallerianazionalemarche.it

Tags: Galleria Nazionale Marche Madonna cat ritorna Urbino Palazzo Pitti

 
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