Un altro riconoscimento di altissimo livello per l’artista gelese Francesco Savatta. Dopo la recente acquisizione di una sua opera nella collezione pubblica del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Biblioteca Marucelliana di Firenze e la pubblicazione della sua monografia artistica con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali nel giugno 2022, ora anche il Gabinetto dei Grafica della Biblioteca Apostolica Vaticana acquisisce al proprio patrimonio un disegno dell’artista dal titolo “Nel mio mondo”, di dimensioni 390×280 mm, realizzato a grafite su carta; un’opera concettuale che raffigura un giovane all’interno di un’ampolla di vetro che simboleggia il suo mondo. I gabbiani, emblemi della libertà, entrano nell’ampolla e lo invitano a uscire. Il tutto è protetto da una croce raffigurata nella parte superiore del foglio.
Nelle sue opere Francesco Savatta non vuole raccontare una storia, non finge di farlo, non c’è trama, non c’è presunzione di significato; soprattutto, non c’è narrazione del suo significato.
Vuole immortalare l’attimo inaspettato, l’attimo solitario, l’emozione incompiuta, il sentimento ancora immaturo.
Eccelle in questo con disegni dal tratto preciso, ricchi di miniature di dettagli che aspirano, forse inconsciamente, all’incanto, unici e irripetibili.
La Biblioteca Vaticana, che contiene oltre 1.500.000 volumi a stampa, 9.000 incunaboli e 150.000 codici manoscritti, possiede una delle più importanti collezioni di testi antichi e libri rari al mondo risalenti al I secolo.
Tra i pezzi più famosi ci sono il Codex Vaticanus, il più antico manoscritto conosciuto della Bibbia, il Trattato di Falconeria di Federico II di Svevia, il Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci e il Siderius Nuncius di Galileo Galilei.
Fu Papa Pio VI Braschi a volere la formazione, intorno al 1785, di una specifica “Stanza dei Disegni e delle Stampe”, poi denominata Gabinetto della Grafica, all’interno della Biblioteca Apostolica Vaticana, nella quale si trovano opere di grandi maestri come Rembrandt, Mantegna , Parmigianino, Guercino, Albrecht Dürer, Luca di Leida, Giulio Bonasone.
Ed ora anche l’opera di Francesco Savatta è parte integrante di questo ricchissimo patrimonio di arte e cultura a disposizione di studiosi e ricercatori.
“L’arte è il mio momento della vita. È un’esperienza che mi tocca il cuore e lascia impronte: ho ricevuto un dono prezioso e voglio custodirlo e coltivarlo con grande cura in ogni momento possibile.
Sono lì, come artista, semplicemente perché voglio esserci”.
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