Con Ferguson, per Ferguson. È questo il ritornello dell’ennesima serata magica della grande stagione del Bologna, vittorioso anche contro la Roma, sua diretta avversaria per la corsa alla Champions League. La maglia dello scozzese viene indossata alta dai compagni che la sventolano prima e dopo la partita per ricordare e festeggiare, perché questo è l’ennesimo grande passo anche per Lewis. Senza il loro capitano, i rossoblù riadattati dallo stratega Motta sono capaci di una prestazione magistrale: il 3-1 vinto nel caos dell’Olimpico è la massima espressione di un Bologna che finalmente vuole arrivare adulto.
Sorprendentemente, Motta sceglie Oussama El Azzouzi per il ruolo di Ferguson. Il marocchino, che aveva già segnato all’Olimpico contro la Lazio, non si è lasciato sfuggire l’occasione e, oltre ad una prestazione di grinta e carattere, ha messo in mostra tutta la sua precisione nel gol che inizialmente ha portato in vantaggio i rossoblù. La rovesciata che batte Svilar apre il terreno ad una serata di gol capolavoro. Il 2-0 di Zirkzee è l’ennesimo tiro da campione dell’olandese, che mette la ciliegina su quasi 2 minuti di finissimo possesso palla dei bolognesi che insieme costruiscono la rete per mettere Joshua in condizione di battere Svilar. Infine Saelemaekers che chiuderà la partita sul 3-1 con un bel pallonetto sotto la curva occupata dai tifosi rossoblù, a cui è rivolta l’esultanza del belga che viene prontamente travolto da staff e compagni.
“Sono felice qui e sono orgoglioso dei miei ragazzi” ha detto Motta al termine di una partita che potrebbe segnare il vero crocevia della stagione, in ottica europea. L’allenatore, che è riuscito a raccogliere 62 punti in campionato, è uscito commosso dal campo giallorosso, emozionato per la prestazione quasi perfetta dei suoi giocatori e grato per l’affetto che la gente gli ha riservato. Il sogno della Champions League sembra ancora più vicino oggi e la chiave sembra essere una sola: insieme possiamo farcela!
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