tre nuovi consiglieri. Il presidente sarà ascoltato dalla Commissione Antimafia – .

tre nuovi consiglieri. Il presidente sarà ascoltato dalla Commissione Antimafia – .
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Il consiglio del governatore Michele Emiliano ha lanciato un mini rimpasto. I consiglieri severi se ne sono andati e ne sono stati nominati tre. L’assessore alla Sanità della Regione Puglia, l’ex forzista Rocco Palese, si è dimesso: “Considerata l’attuale situazione politica, ho ritenuto opportuno formalizzare le mie dimissioni da assessore, anche nell’auspicio che ciò possa facilitare una soluzione più rapida che consente al governo regionale di riprendere e continuare a lavorare per il bene dei cittadini pugliesi”. Se ne va anche Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente di Sinistra Italiana. Un preludio all’atteso rimpasto. Il Presidente della Regione ha infatti firmato le seguenti nomine di consiglieri: a Serena Triggiani la delega all’Ambiente, Ciclo e bonifiche dei rifiuti, Vigilanza ambientale, Parchi, Rischio industriale, Politiche abitative, Crisi industriali e Politiche di genere; A Viviana Matrangola la delega alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Legalità e Antimafia sociale; A Debora Ciliento (Pd) la delega ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile al posto della dimissionaria Anita Maurodinoia, indagata in un’inchiesta della Procura di Bari su un presunto scambio di voti.

Restano vacanti i dipartimenti di Sanità e Welfare, quest’ultimo lasciato dalla cinque stelle Rosa Barone. Per il momento la delega alla sanità è mantenuta dal presidente. Un mini rimpasto che non soddisfa la richiesta arrivata dal segretario nazionale del Pd, Elly Schlein, dopo le inchieste e gli arresti che hanno travolto la politica pugliese. Schlein aveva parlato di “un netto cambio di passo”, in consiglio si ipotizzavano almeno cinque cambi, ma per ora ne sono arrivati ​​tre.

“Ringrazio il Presidente Emiliano per la sua mai venuta fiducia nei miei confronti e gli rinnovo la mia stima. Il mio contributo a questo governo regionale – dice Palese – è sempre stato di carattere esclusivamente tecnico, non certo politico, ma proprio perché comprendo la difficoltà dell’attuale situazione politica, con lo stesso spirito di servizio con cui ho accettato di entrare in Consiglio, ho rassegnato le dimissioni. Ringrazio – aggiunge – il direttore e tutti i dipendenti e collaboratori dell’Assessorato alla Sanità con i quali abbiamo svolto un lavoro considerevole in questi due anni. Credo di aver dato un contributo all’insegna dell’impegno sempre profuso con disciplina ed onore, dedizione e tutela del servizio sanitario regionale, producendo risultati universalmente riconosciuti: in poco tempo abbiamo quasi azzerato il deficit sanitario e ha messo la Regione Puglia nelle condizioni di uscire dal piano di risanamento. Mi auguro, e ne sono certo, che il presidente Emiliano sappia fare le scelte migliori per proseguire su questa strada non solo in campo sanitario e sempre avendo come unico obiettivo il bene dei pugliesi”.

Da Roma a Bari, il governatore è alle prese con l’annunciata mozione di sfiducia del centrodestra di cui si parlerà il 7 maggio. La mozione non sembra poter mettere in difficoltà Emiliano, almeno sui numeri, visto che la maggioranza di centrosinistra dovrebbe votare unitariamente contro. Stessa posizione che prenderà il gruppo M5s, come annunciato dal suo capogruppo, Marco Galante: “Non possiamo votare una mozione di sfiducia all’operato del consiglio regionale – spiega – e non accettiamo nessun tipo di lezione o tentativo di strumentalizzazione da parte del centrodestraA. Siamo usciti dal perimetro della maggioranza e abbiamo restituito le deleghe, ma questo non significa, come ribadito anche dal presidente Conte, negare il lavoro svolto sia dal consigliere Barone che dalla consigliera delegata Grazia Di Bari in questi anni”. Lunedì il centrodestra aveva “invitato” il M5s a votare la mozione dopo aver abbandonato la maggioranza. “Un lavoro – prosegue Galante – che è importante e va riconosciuto, come lo stanno facendo i tanti cittadini che stanno scrivendo ai nostri consiglieri per ringraziarli di quanto hanno fatto”.

Intanto Emiliano – al centro di una polemica per aver chiesto ad Alfonso Pisicchio di dimettersi poche ore prima dell’arresto – e la Procura di Bari, Roberto Rossi, sarà ascoltato in commissione parlamentare antimafia sui fatti e le indagini legate alla presunta compravendita di voti decisa dall’ufficio di presidenza della commissione. “Michele Emiliano sarà ascoltato dalla commissione antimafia. Il presidente Colosimo ha accolto la mia richiesta di convocare in tempi brevi il governatore della Puglia. A breve dovrebbe essere fissata una data. È giunto il momento che Michele Emiliano spieghi cosa sta succedendo in quella regione e a Bari”, ha commentato la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e membro della commissione Antimafia.

 
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