Piero Fassino, chi è il politico denunciato per il furto di profumo all’aeroporto di Fiumicino? Età, vita privata e carriera – .

Il politico italiano Piero Fassino è stato denunciato lo scorso 15 aprile per il furto di un profumo da 100 euro in un duty free (dove i prodotti, esenti dal pagamento di alcune tasse, costano meno) dell’aeroporto di Fiumicino. La sua versione dei fatti: “Ho semplicemente messo il profumo nella tasca della giacca”.

Denunciato Piero Fassino e il furto di un profumo all’aeroporto di Fiumicino. Chi è, carriera, vita privata e hobby

Chi è

Si è parlato molto di lui dopo che ha sventolato alla Camera il suo stipendio di 4.718 euro da deputato, dicendo che non era uno “stipendio d’oro”. Ma chi è il politico italiano denunciato per furto di profumo?

Nato ad Avignana, nel torinese, il 7 ottobre 1949 è in politica da 60 anni. Era sette volte deputato dalla XII alla XVI legislatura fino alle dimissioni del 19 luglio 2011 e ancora dalla XVIII legislatura dal 19 marzo 2018 alla XIX legislatura, quella attuale, dal 13 ottobre 2022. Ha fatto parte del gruppo parlamentare del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista dal 18 ottobre 2022, è vicepresidente della Quarta Commissione Permanente Difesa dal 9 novembre 2022 ed è membro sostituto della delegazione italiana nell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa dal 12 gennaio 2023.

È stato segretario della Federazione Comunista di Torino (1983-87), membro della segreteria del Partito Comunista Italiano (1987-91), leader del Partito Democratico della Sinistra (1991-98) e dei Democratici della Sinistra , che lo elesse segretario nel 2001, incarico che mantenne fino alla fusione del partito con il Partito Democratico nel 2007. Fu sottosegretario agli Esteri nel primo governo Prodi (1996-98), ministro del Commercio estero nei due D’Alema governi dal 1998 al 2000 e di Giustizia nel secondo governo Amato dal 2000 al 2001. Dal 2001 al 2007, come segretario nazionale del partito, si è dedicato all’organizzazione dei Democratici di Sinistra ed è stato tra i fondatori del Partito Democratico Festa.

Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto deputato nella lista PD e alle elezioni amministrative del 2011, candidato dopo aver vinto le primarie, è stato eletto sindaco della città di Torino. Da luglio 2013 a ottobre 2016 è stato presidente dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani. Nel 2016 si candida nuovamente alle elezioni amministrative per un nuovo mandato come sindaco di Torino, ma viene sconfitto dal suo avversario pentastellato Appendino. L’anno scorso dichiarò: “Non essere confermato sindaco è stato un grande dolore”. Nel 2023 è stato riconfermato Presidente della Commissione per il monitoraggio degli standard democratici, sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti civili, sociali e politici nei 47 Paesi membri del Consiglio d’Europa e Vice Presidente della Commissione Politica, Presidente della Sezione amicizia Italia-Italia Francia dell’Unione Interparlamentare.

Dal 2020 al 2022 è stato Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati – di cui è stato Vicepresidente dal 2018 al 2020. È stato Sottosegretario di Stato alla Farnesina (Governo Prodi 1996-98) con delega anche per le Politiche Comunitarie alla Presidenza del Consiglio; Ministro del Commercio Estero (Governo D’Alema 1998-2000); Ministro della Giustizia (Governo Amato 2000-2001).

Fassino è autore di alcuni libri tra cui Pd davvero (2017), Tav. Perché sì (con S. Chiamparino, 2018) e Dalla rivoluzione alla democrazia (2021).

Vita privata

Lui è sposato in seconde nozze dal 1993 con una politica a lungo termine, Anna Serafini, ex parlamentare PD. «Deputato e poi senatore. In politica molto prima che tu mi incontrassi. Presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e autore di leggi importanti: contro la pedofilia, sul garante per l’infanzia, sulle adozioni, sull’affidamento e sul piano 0-6 anni. Lei ed è stata la responsabile italiana della Garanzia Europea per l’Infanzia. Una donna forte, l’amore con cui ho condiviso la mia vita. Come ogni coppia, viviamo momenti felici e momenti difficili, ma ci ritroviamo sempre e ci sosteniamo con amore e solidarietà” ha detto della moglie. Fassino è anche papà. «Sono anche il padre di una splendida ragazza di 14 anni, Arianna. -ha detto- è dolce, curiosa e intelligente. Mi aiuta a vedere il mondo con gli occhi delle nuove generazioni”. Si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torinoma riguardo ai suoi studi disse: «Sognavo la Sorbona, volevo fare lo storico», ma una tragedia personale cambiò il corso della sua vita: «Purtroppo mio padre è morto improvvisamente; mia madre soffriva molto per la sua perdita e non avevo voglia di lasciarla sola”. Si definisce “una persona allegra e sempre disponibile a dare una mano”. Nel tempo libero si dedica alla “lettura, cinema e teatro, amo il jazz, i musical e sono appassionata di viaggi”. Da ragazzo giocavi nella Juve.

E quanto alla politica, la definisce “parte del Dna” e “parte integrante della storia familiare”. «Mio nonno è stato uno dei fondatori del Partito Socialista all’inizio del Novecento; mio padre era uno dei leader della Resistenza a Torino» ha spiegato. «Il mio battesimo politico è stato l’adesione alla Nuova Resistenza nel 1963. Poi il 1968. E quindi l’adesione al PCI e l’inizio del percorso che mi ha portato qui».

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Il Messaggero

 
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