Conservazione dei monumenti e sicurezza idraulica, 30 milioni dalla Regione per i lavori – .

Conservazione dei monumenti e sicurezza idraulica, 30 milioni dalla Regione per i lavori – .
Conservazione dei monumenti e sicurezza idraulica, 30 milioni dalla Regione per i lavori – .

PADOVA – Trenta milioni di euro in tre anni per lavori pubblici di competenza regionale da avviare nella provincia di Padova, articolato in dodici interventi dedicati alla difesa del suolo e alla tutela del patrimonio culturale. A cui si aggiungerà in futuro il faraonico progetto dell’idrovia Padova-Venezia (che vale solo 510 milioni). Nelle scorse settimane la Giunta regionale del Veneto ha approvato l’adozione del programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026 e del listino annuale 2024: le risorse complessive ammontano a 233,6 milioni di euro per 116 progetti, con 96 milioni di disponibilità finanziaria per quest’anno, i cui interventi sono già coperti a bilancio.

Nel padovano sono previste soprattutto opere idrauliche tra il capoluogo, la Bassa e Camposampierese, oltre ad interventi su edifici storici tra Monselice e Piazzola sul Brenta. Lavori per 30.380.000 euro così suddivisi: 4 milioni nel 2024; 5,5 milioni nel 2025; 11,9 milioni nel 2026.

I COMPLESSI MONUMENTALI
Il patrimonio culturale innanzitutto. Quest’anno il programma regionale prevede di avviare le procedure per l’affidamento dei lavori per due importanti edifici storici: l’ Fortezza di Monselice E Villa Contarini a Piazzola.
Sono tre gli interventi previsti al complesso della Rocca di Monselice, due di restauro e uno di manutenzione straordinaria, per un totale di 1,8 milioni nel triennio. Di questi, 1,2 milioni saranno destinati all’adeguamento antincendio del Castello Cini e del Palazzo della Biblioteca (400mila euro nel 2024, poi 600mila nel 2025 e 200mila nel 2026); 300mila euro serviranno per completare il restauro conservativo del piano terra dell’edificio della Biblioteca, mentre altri 300mila saranno destinati a Manutenzione straordinaria valorizzare Casa Bernardini.
Altro centro monumentale destinato a beneficiare dei fondi regionali è Villa Contarini a Piazzola, dove tra il 2024 e il 2025 sono previsti due interventi per un totale di 2 milioni di euro. La prima e più grande (1,6 milioni) riguarda i lavori di restauro delle scuderie in due tranche da 800mila euro. La seconda (400mila euro) riguarda il ripristino del parco storico.

SICUREZZA IDRAULICA
C’è poi una corposa serie di interventi volti alla tutela del suolo – in particolare alla sicurezza idrogeologica – buona parte dei quali prevede l’avvio della procedura di affidamento dei lavori quest’anno.
Si adattano tre lavori di arrangiamento delle vie d’acqua di Padova, tutte manutenzioni straordinarie in attesa del finanziamento di quest’anno. Sono uno sul nodo idraulico (compendi e manufatti) del capoluogo per 375mila euro; la seconda sui corsi d’acqua nel quartiere sud della città per 385mila euro; il terzo sulle vie d’acqua del circondario sud per 390mila euro. Anche quest’anno si prevede che 450mila euro andranno ai lavori di rifacimento dei corsi d’acqua nel circondario estense. Altri 490mila euro sono invece destinati ai canali Roncajette e Bisatto: il primo parte a sud di Padova e attraversa vari comuni (Ponte San Nicolò, Polverara, Bovolenta), mentre il secondo attraversa l’Estense, Monselice, Battaglia per poi confluire nel Vigenzone con il canale Battaglia. Tali lavori riguardano il recupero dei fenomeni franosi e il ripristino della capacità di convogliare a valle i flussi di piena.
Nel 2025 è previsto l’avvio delle procedure di affidamento di una serie di opere di nuova realizzazione, con finanziamenti molto consistenti. Sono previsti 7 milioni di euro per realizzare un bypass della Torrente Muson dei Sassi a San Giorgio delle Pertiche, tra Ponte Canale e Ponte Pennello a Torre di Burri, zona soggetta ad allagamenti in occasione delle alluvioni (300mila euro l’anno prossimo e 6,7 milioni nel 2026). Un’opera il cui completamento era previsto già nel 2014.
Si stima in 11,6 milioni il costo per la realizzazione di un invaso sul fiume Agno-Guà-Santa Caterina tra Sant’Urbano e Vighizzolo d’Este (oggi Santa Caterina d’Este). Si tratta della cosiddetta Anconetta, infatti una valvola di sfogo per le acque del Fratta-Gorzone in caso di esondazione dove, in zona “Botte Tre Canne”, il Fratta-Gorzone passa sotto il Frassine. Anche questo non è un progetto nuovo: l’iniziativa è partita nel lontano 2011. Il piano regionale stima una spesa di 3,6 milioni nel 2025, altri 5 milioni nel 2026 e altri 3 milioni per l’anno successivo.
Fuori dai giochi anche il completamento dell’idrovia Padova-Venezia. Un colosso con 510 milioni di euro di costi stimati, due dei quali però erano inseriti nel piano triennale come costi previsti per l’anno 2026.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Gazzettino

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Le startup hi-tech del Futuro saranno a Rimini Wellness 2024 – .
NEXT Apre a Cosenza Banca Mediolanum – .