“Il Pd si inventa alleati fantasma alla disperata ricerca di voti. Riformisti e democratici liberali sono con noi” – .

“Il Pd si inventa alleati fantasma alla disperata ricerca di voti. Riformisti e democratici liberali sono con noi” – .
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“E così sembra che anche altra Europa, dopo il Movimento Cinque Stelle, abbia deciso di sostenere la candidata Ilaria Bugetti alle prossime elezioni amministrative di Prato. Mentre a livello nazionale il partito di Emma Bonino distingue tra i grillini e l’alleanza con il centrosinistra, a Prato chiude gli occhi e fa finta di non vedere. Dubitiamo che si possa presentare una propria lista quando i pochi iscritti locali sono tutti presenti in altre liste e perché chi milita e ha militato in quel partito è un’alternativa al populismo del movimento di Giuseppe Conte”. Così si esprimono il candidato sindaco Mario Daneri e i partiti che lo sostengono con la lista “Prato merita” (Azione, Italia Viva, Libdem e Psi) in una nota congiunta sull’accordo Pd-più Europa.

“La realtà è che più l’Europa è la foglia di fico per coprire le contraddizioni di un’alleanza di puro potere, gestione e mantenimento dello stesso – aggiunge il Terzo Polo -. Tutti sulla stessa barca per raggiungere il porto sicuro delle stanze del Palazzo che alcuni considerano da sempre proprie. Il candidato Bugetti pensa forse che l’inganno di mettere un piccolo simbolo, che non avrà nemmeno un deputato o un militante locale di più Europa a rappresentarlo, copra il fronte liberal-democratico e riformista?

“Più Europa – continuano Daneri e i partiti della lista “Prato Merita” – si presenta alle contemporanee elezioni europee insieme a tre delle quattro forze politiche che sostengono Mario Daneri come candidato sindaco a Prato, ovvero Italia Viva, Psi e Libdem : per rafforzare un progetto liberal-democratico, riformista, indipendente dal sovranismo della destra e da una sinistra ormai vittima della deriva populista, a Prato questa alleanza è ancora più ampia e composita perché si avvale del sostegno forte e convinto di Azione ”. Sempre secondo il Terzo Polo “non esiste alcuna ragione valida e politicamente plausibile per spiegare questa scelta” dettata dalla “ricerca disperata di un possibile sostegno aggiuntivo, di una sigla aggiuntiva, di un voto potenziale aggiuntivo per vincere la partita”.

 
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