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Daniele Adaniex calciatore e ora opinionista, è intervenuto a margine della manifestazione di San Siro organizzata da ‘Il Foglio’: “Quindici mesi fa Inzaghi aveva un’altra posizione e considerazione, data dalla sua natura e dalla sua storia, e dall’attesa di quel passo che ha compiuto posto. In effetti, è andato anche oltre.
Come spieghi l’evoluzione dell’Inter rispetto allo scorso campionato?
“La forza è stata nel valutare i propri errori che secondo me partivano da una presa mentale non sempre massima. La squadra ha corretto tutto e sono migliorati tutti i parametri, l’attacco, la difesa e il dominio del gioco. L’Inter non solo era la squadra più forte, ma quella che giocava meglio”.
Vedresti bene De Zerbi al Milan?
“Lo vedrei bene in tutte le squadre, penso che farebbe bene in tutte le squadre. Ha un grande legame umano, con l’ambiente, con lo spogliatoio e con tutti. Riesce a fidelizzare tantissimo prima ancora di scendere in campo, dove poi è qualcosa di unico. Sarei felice ovunque, ma credo che il percorso all’estero gli si adatti meglio in questo momento”.
Chi vedresti bene al Milan?
“Ci sono diversi profili. Stimo molto Xavi, non so se possa essere collegato ad un futuro qui al Milan ma la grandezza del Milan e quella di Xavi vanno bene insieme”
Cosa ne pensi di De Rossi?
“Sta facendo un lavoro eccezionale. Le idee, il metodo, il lavoro, il modo di radicarsi nello spogliatoio e poi lo staff preparato. La persona giusta, nel posto giusto al momento giusto”.
Si può considerare positiva la stagione della Juventus con la vittoria della Coppa Italia?
“Nessuno che lavora alla Juventus o tifa Juventus può ritenersi soddisfatto. La Juventus è grande, è storia, ha dodici milioni di tifosi. Sono i giocatori forti che giocano le finali. Non si salva la stagione vincendo la Coppa Italia. Post Allegri? Il segno che Allegri ha lasciato è indelebile, sia con i risultati dei primi cinque anni che con i non risultati degli ultimi tre. Adesso la Juventus deve voltare pagina e andare avanti, credo che il miglior profilo offerto dal calcio italiano sia Thiago Motta
