L’ex arbitro Gianluca Paparestaè stato assolto pienamente da tutte le accuse nel processo di primo grado in cui era imputato fallimento fraudolento a causa del tracollo dell’FC Bari. Paparesta aveva guidato l’azienda, nata dalle ceneri dell’As Baridal 2014 al 2016.
Secondo l’accusa, quando era presidente, Paparesta non avrebbe pagato tasse e tributi per 1,5 milioni. Nel bilancio aziendale al 30 giugno 2015 risultava quindi un patrimonio netto attivo di 500mila euro. Quando però, secondo la Procura, sarebbe stato negativo per 1,5 milioni.
Le dichiarazioni dell’ex arbitro
Nella precedente udienza del processo abbreviato la Procura di Bari aveva chiesto l’assoluzione. Richiesta accolta dal giudice Rosa Caramia che ha assolto Paparesta. L’ex arbitro, che ha giocato sui campi di Serie A, ha rilasciato dichiarazioni spontanee in aula: “Non mi sono mai, in nessun momento, avvicinato alla dirigenza della società con l’animus del fallito o comunque con l’intenzione di appropriarsi indebitamente del patrimonio o danneggiare i creditori. So di aver fatto tutto ciò che ho fatto nella massima buona fede e comunque perdendo finanziariamente tutti i miei risparmi, e certamente non arricchendomi”.
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