“profondo dolore” del calcio argentino per la grave perdita – .

“profondo dolore” del calcio argentino per la grave perdita – .
“profondo dolore” del calcio argentino per la grave perdita – .

A comunicarlo è l’AFA, la federazione argentina ha ricordato l’ex allenatore campione del mondo con l’Albiceleste nel 1978 con un messaggio di cordoglio. In Serie A allenò la Samp nel 1997, venne esonerato dopo 8 giornate.

Cesare Luis Menottiovvero il “flaco”, morì all’età di 85 anni. La notizia è stata comunicata con “profondo dolore” dalAfa: la federazione argentina ha ricordato l’ex allenatore campione del mondo con l’Albiceleste nel 1978 con un messaggio di cordoglio. Nel Paese sudamericano è stato un’istituzione e un pilastro del calcio nazionale, tanto da ricoprire l’incarico di direttore sportivo a livello nazionale dell’Associazione a partire dal 1° febbraio 2019 (e fino al 2023). Nel Barcellona lo ricordano alla guida dei Blaugrana nel biennio 1983-1984: aveva Diego Armando Maradona e Schuster in squadra e vinse una Copa del Rey, una Coppa di Lega e una Supercoppa di Spagna.

La Federcalcio argentina – si legge nella nota ufficiale – si rammarica di comunicare con grande tristezza la scomparsa di César Luis Menotti, attuale direttore della Nazionale argentina ed ex allenatore Campione del Mondo. Addio caro Flaco!

L’esperienza in Italia con la Sampdoria: esonero dopo 8 giornate

Nella carriera da allenatore di Menotti c’è stata anche un’esperienza in Italia. Nell’estate del 1997 viene scelto dalla Sampdoria ma le cose vanno male nonostante un buon inizio in campionato. Durò otto giornate alla guida dei Blucerchiati, fatali furono le due sconfitte consecutive (entrambe per 3-0) contro Milan (in casa) e Lazio (in trasferta). Nel mese di novembre l’annuncio dell’esonero si è accompagnato ad un trend di rendimento entusiasmante (la media punti, comprese le partite di Coppa Italia, è stata di 1 a partita).

Il peggioramento delle condizioni sanitarie

Le condizioni di salute del “flaco” sono peggiorate nelle ultime settimane. Era malato da tempo e alla fine dello scorso marzo c’era grande preoccupazione per il suo ricovero all’ospedale Agote di Recoleta (Buenos Aires): gli è stata diagnosticata una grave anemia a cui si è aggiunta una tromboflebite che ha complicato il quadro clinico. Menotti non ha mai perso conoscenza, era in sé quando è stato dimesso lo scorso 10 aprile. “Sta bene, è lucido e vuole tornare a casa”, hanno annunciato i media argentini riportando le parole delle persone a lui più vicine e care. Oggi una notizia molto dura è tornata in Europa dal Sudamerica.

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