Che fine ha fatto il Grande Torino dopo il Grande Torino? Questa è la domanda a cui cerca di rispondere The Day After, il lavoro di Enzo Savasta e Fabrizio Turco
È uscito “The Day After, il Grande Torino Dopo il Grande Torino”, il nuovo lavoro di Enzo Savasta e Fabrizio Turco. Il libro racconta tutto quello che accadde dopo la tragedia di Superga con l’obiettivo di rispondere agli interrogativi sorti negli anni successivi, smentendo false verità e riportando alla luce la documentazione ufficiale di quegli anni. Dal 4 maggio 1949 alle inchieste che lo seguirono, dal processo alla vicenda degli anni Cinquanta e metà decennio degli anni Sessanta. Di seguito il comunicato stampa.
La dichiarazione
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Come sono state svolte le indagini sulla tragedia? E come sono finite le prove? Chi era il medium che anticipò il disastro? E ancora, chi erano Giusy Cutrona e Niny De Santis? Ma soprattutto, quale fu il ruolo della Fiat, del professor Valletta e dell’ancora giovane avvocato Agnelli, negli anni Cinquanta? In sostanza, cosa è successo al Grande Torino dopo il Grande Torino? Questa è la domanda a cui cerca di rispondere The Day After, il lavoro di Enzo Savasta e Fabrizio Turco. Un lavoro che si fonda su un’ampia documentazione, in gran parte inedita, a partire dal 4 maggio 1949, giorno della catastrofe. Da quel momento si ricostruisce l’immediatezza della tragedia, dal riconoscimento delle salme ai funerali che paralizzarono un’intera città, un intero Paese. Ma perché l’aereo è precipitato? È la prima domanda chiave (ma non l’unica) attorno alla quale ruota gran parte del libro; e per cercare di dare una risposta si analizzano con estrema attenzione le cause dell’incidente. Dalle caratteristiche del velivolo alle condizioni meteo, fino alle responsabilità dei piloti; il tutto con l’aiuto di esperti aeronautici. Anche il lavoro di ricerca di Savasta e Turco si è concentrato in particolare sulle indagini per poi sfociare nel processo, con i suoi tre gradi di giudizio, approfondendo anche parallelismi e differenze giuridiche con un’altra drammatica vicenda Granata, quella di Gigi Meroni. Oltre all’analisi approfondita delle fake news che alimentavano bizzarre fantasie che, qua e là, persistono ancora oggi, gli autori aprono una finestra – del tutto nuova – che fa luce sui quindici anni successivi, quelli che vanno dall’inizio dagli anni Cinquanta fino alla metà degli anni Sessanta. Un periodo caratterizzato dal ripetuto tentativo da parte dell’avvocato Gianni Agnelli, e poi del fratello Umberto, di realizzare una fusione tra Torino e Juventus. Ma soprattutto una fase in cui i fondi bianconeri, provenienti dalla Fiat governata in quegli anni dal professor Valletta, contribuirono a sostenere finanziariamente la sopravvivenza dei Granata. Una situazione per certi versi incredibile, certamente sorprendente, supportata da oltre un centinaio di documenti, buona parte dei quali pubblicati nel volume. Anche se si tratta di documentazione ormai ingiallita visto che, per oltre mezzo secolo, era rimasta chiusa nei cassetti degli uffici che contano.
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24 aprile 2024 (modificato il 24 aprile 2024 | 17:33)
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