I lettori dovranno capire perché l’11 aprile il consiglio comunale ha respinto a maggioranza una mozione del Movimento 5 Stelle (l’assessore Eros A. Gaddi) e del Gruppo Misto (l’assessore Monica Medici), che ha chiesto di piantare altri 500/1.000 alberi e arbusti nel Parco della Cappuccina, rivedendo il progetto originario. E una settimana dopo, il 18 aprile, è stata votata quasi all’unanimità (con le sole astensioni di Lega e Fratelli d’Italia) una mozione della stessa maggioranza di centrosinistra che, pur un po’ architettata, esprimeva la “disponibilità” a valutare un “ulteriore qualificazione” dello stesso Parco, con altri alberi ed arbusti, ma in linea con il progetto originario. La differenza sta proprio in quest’ultimo punto: il rispetto del progetto originario che era quello di un parco agricolo, mentre la direzione presa da Gaddi e Medici era quella di un’area boschiva. Da soli Gaddi e Medici hanno avanzato l’assurdità, ribadita dall’assessore anche nel dibattito sulla mozione di maggioranza, di concepire un parco agricolo in una città non molto lontana dalla campagna vera e che ha soprattutto bisogno di ombra, di pulire l’aria, per avere un’isola di frescura anziché un’isola di caldo come diventano il parco e il sentiero che lo attraversa nei torridi mesi estivi.
