Reggio Calabria, Falcomatà “Non possiamo permetterci di continuare a tirare avanti” – .

Il sindaco ha parlato a Video Touring Giuseppe Falcomatà ha parlato di Reggina, Lfa Reggio Calabria, Sant’Agata e denominazione.

Per rispetto a Reggio Calabria, che garantisce gli abbonamenti e riempie i settori ospiti, non possiamo permetterci di continuare a tirare avanti. Nel dire che non bisogna tirare avanti, ci deve essere l’impegno a uscire il prima possibile dalla Serie D. Sapendo che ci aspettano campionati difficili. È complicato progettare una promozione dalla C alla B. Non arrangiarsi significa che una città come Reggio non può accontentarsi di un quarto posto. Ed è qualcosa che dobbiamo iniziare a costruire da oggi. È una volontà, è un’ambizione, un impegno al quale tutti siamo chiamati. Il Sindaco però non si ferma a questo, nel dire questo ci deve essere un impegno generale a lasciare la Serie D e poi a programmare. Massimo rispetto per Ballarino, Praticò e gli altri ma è una constatazione di fatto, rispetto all’ambizione di una città dalla straordinaria tradizione sportiva, come Reggio. La città non ha mai nascosto la propria fede calcistica, a prescindere dalla categoria. Siamo passati da un playoff in Serie B a tremila abbonamenti in Serie D”..

Informazioni sul Centro Sportivo Sant’Agataa “Non immagino un Sant’Agata staccato dalla Reggina. Se pensiamo che la Città Metropolitana dovrebbe riqualificare in generale la struttura, con i tempi imposti alle amministrazioni, dovremmo spostare i tempi più in là, il privato ha tempi più rapidi. L’obiettivo è restituire Sant’Agata alle sue funzioni, cioè aiutare tanti giovani della nostra città a crescere. Quei ragazzi che non ci riusciranno si troveranno comunque in un ambiente che li farà diventare uomini“.

Sullo stadio Granillo: “A tutte le varie proprietà abbiamo detto che il Granillo è anacronistico che sia di proprietà del Comune. Abbiamo ammodernato la sala stampa, la sala VAR, le panchine, le aree per le sedie a rotelle, i bagni, l’impianto è all’avanguardia. Granillo e Sant’Agata devono camminare insieme“.

Su possibili interessi esterni per l’azienda “Non abbiamo certo bisogno di avventurieri e di ingenui, ma è giusto chiarire che la città vuole accogliere chi vuole fare l’investimento. C’è sempre stato interesse intorno alla Reggina. Foti aveva 36 anni nell’86. Quindi ora ci sono le nuove generazioni. Oggi c’è sicuramente un interesse intorno alla città. L’azienda oggi esiste, ma è chiaro che chi vuole investire nelle strutture parla con il Sindaco, mentre chi vuole l’azienda è chiaro che bisogna parlarne con chi oggi è proprietario. Con la Fenice ho rapporti istituzionali tranquilli”.

 
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