“A Torino una casa su due è da rifare”. Ecco cosa prevede la nuova direttiva “green” – Torino News – .

“A Torino una casa su due è da rifare”. Ecco cosa prevede la nuova direttiva “green” – Torino News – .
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A Torino una casa su due è da rifare a causa della nuova normativa europea “Case Verdi”. Un duro colpo per il bilancio delle famiglie torinesi e per il patrimonio immobiliare della città che, nonostante il Superbonus, continua ad essere vetusto. Confartigianato Piemonte lancia l’allarme: «Oltre il 50% delle case a Torino ha più di 45 anni e la maggioranza degli edifici residenziali in Piemonte rientrano nelle fasce energetiche più basse, questo significa che nel nostro capoluogo e nella nostra regione ogni secondo l’immobile è da ristrutturare.” In totale dovrebbero essere quasi 900mila gli immobili da ristrutturare in Piemonte per essere adeguati agli standard della nuova normativa. E secondo le prime stime la spesa potrebbe oscillare tra un minimo di 20-30mila euro per famiglia fino a un massimo di 50-60mila euro.

COSA PREVEDE IL REGOLAMENTO
La nuova direttiva “Case verdi”, approvata dall’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia degli Stati Ue, con il voto contrario di Italia e Ungheria, prevede diversi obiettivi relativi al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici con la riduzione dei gas serra e dei consumi energetici entro il 2030 e neutralità climatica entro il 2050 (immagine sopra). I primi obiettivi restano però una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e una diminuzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 20-22% entro il 2035. Le caldaie a gas o a gas non saranno più incentivate. combustibili fossili a partire dal 2025. In base a questa direttiva, secondo le stime dell’Ance, in Italia sarebbero ben 9 milioni le case da riqualificare.

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L’APPELLO AL GOVERNO
«La conversione della direttiva sulle case Eco Green impone al Governo di risolvere un grosso problema: la mancanza di risorse da parte dei cittadini per ristrutturare il proprio patrimonio immobiliare» sottolinea il presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis. «Chiediamo quindi che il Governo apra un tavolo di confronto con le associazioni di categoria, prima della conversione della direttiva per consentire di programmare alcune linee di intervento, tra cui gli incentivi per le ristrutturazioni in una percentuale superiore a quella attualmente prevista del 50% e la garanzia che non vengano imposte sanzioni a chi non intende ristrutturare i propri immobili”.

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