Busto ritorna alle sue radici tessili con le mostre “M(A)Y Fiber” – .

Dalle opere di “riciclo” di Moffat Takadiwa ai capolavori di Michelangelo Pistoletto, sono tante le proposte culturali bustesi legate all’“arte tessile”

Busto Arsizio – Si apre una nuova stagione culturale, particolarmente adatta all’ex “Manchester d’Italia”, che arriva in città Fibra M(A)Yun ciclo di incontri dedicati all’arte tessile, che si svolgeranno a Busto dal 4 maggio al 2 giugno.

Il filo rosso, anzi, come vedremo, blu, che collega le diverse iniziative è il tema della sostenibilità, affrontato in modi diversi all’interno delle opere d’arte esposte.

Quattro mostre, con allestimenti in due musei civici e otto eventi collaterali in sette sedi private, al centro di una proposta culturale che attinge dalle radici storiche della città: “Busto rinnova la sua identità, con un percorso che ruota attorno al suo DNA, quello del tessile” Ha precisato l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli. Anche il sindaco è d’accordo Emanuele Antonelliche si è detto sicuro che “I nostri nonni e bisnonni saranno felici di vedere che portiamo avanti il ​​messaggio che ha reso grande la nostra città” ma ricordando anche la necessità di avere un’industria tessile che sia veramente sostenibile.

Il tema verrà affrontato con forza all’interno della mostra Miniartetessuto, che rinnova per il quinto anno il suo appuntamento al Museo del Tessuto. Qui non c’è solo la mostra “arte tessile” promossa dall’associazione Arte&Arte di Como, a Busto rappresentata da Carlo Pozzoliospiterà 54 opere (tra oltre 200 proposte) di artisti provenienti da tutto il mondo, ma anche arazzi realizzati con materiali di riciclo, tra cui stoffa, plastica e pezzi di vecchi computer, dell’artista zimbabweana Moffat Takadiwagià ospite della 60a Biennale di Venezia.

Siamo molto felici di presentare questa 32a edizione di Miniartextil” ha commentato Pozzoli, sottolineando la portata storica dell’iniziativa, pensata per celebrare il bimillenario di Plinio il Vecchio. Quale modo migliore per ricordare forse uno dei primi occidentali a menzionare la seta, nel suo “Naturalis Historia“, se non attraverso una mostra di “arte tessile”?

Oltre a quanto già menzionato Takadiwanelle Sale Gemelle del Museo del Tessuto si possono osservare anche le opere di Brankica Zilovic, Kato Kimiyasu, Medhat Shafik, Antonella De Nisco, Alessandro Lupi, Yari Miele, Donatella Simonetti, Anne von Freyburg.

Sempre su “Tessile” potrete vedere anche “Terzo Paradiso”, l’opera del maestro Michelangelo Pistolettogià esposto al Palazzo dell’ONU durante le discussioni sull’agenda 2030, proprio in virtù, come ricordato Fortunato D’Amico della “Fondazione città Dell’arte”, del suo messaggio sul clima: “Dobbiamo fare un cambiamento e, partendo da questo artificio che abbiamo creato, ripensare l’industria, l’economia e la società”.

Ad accompagnarlo un’altra opera di Pistoletto, l’iconico “Venere degli Stracci”, visitabile a Palazzo Marliani Cicogna grazie anche all’impegno del curatore del museo Silvia Vacca e imprenditori bustesi. L’immenso mucchio di stracci da cui “pesca” la statuaria Venere sarà infatti costituito da scarti tessili della produzione locale.

Ritornando al Museo del Tessuto, al secondo piano sarà possibile visitare la mostra”I segreti dell’Azzurro” dedicato alla storia del colore nel settore tessile, a cura di Erika Montedoro e l’Ufficio Musei, con la consulenza dello storico e chimico del tessile Luigi Giavini.

Nel nuovo spazio espositivo al secondo piano del Museo sarà possibile visitare a esposizione tematica di campionari, etichette e riviste d’epoca, tessuti, filati e prove di tinturache insieme raccontano l’affascinante mondo del blu in campo tessile, svelando anche alcuni segreti della “cucina del colore”.

Inoltre, durante tutta la manifestazione, non mancheranno visite guidate per adulti e laboratori per famiglie.

Filippo Mairani

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Filippo Mairani

Studente di lettere, amante di ogni tipo di racconto, da quelli più fantastici a quelli saldamente ancorati alla realtà. Questa passione lo ha spinto sulla strada del giornalismo, professione che porta a vivere e raccontare quella grande storia che è la vita di tutti i giorni.

 
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