È un vero ultimatum quello consegnato alla responsabile del settore Finanze del Comune Antonietta Carrella. Lo ha inviato l’organismo straordinario di liquidazione che chiede conto della regolarizzazione dei mandati provvisori per “richieste di massa passive”. I documenti richiesti non sono altro che le certificazioni per poter effettuare i pagamenti ai creditori. La lettera porta la firma dei tre membri della commissione straordinaria chiamata a gestire il doppio tracollo della capitale Marcello Cosconati (presidente), Fabrizio Orano e Massimo Cassano. I tre funzionari ricordano che tutte le precedenti richieste inoltrate sono rimaste senza risposta. Il sollecito a espletare il procedimento amministrativo prevede anche un termine fissato a 30 giorni dal ricevimento (l’ufficio protocollo ha registrato la data del 19 aprile). Decorso il termine, qualora persista l’inerzia del settore Finanze, verrà inviata apposita relazione alla Procura regionale della Corte dei Conti “per i relativi provvedimenti”.
La nota dell’Osl è diventata, ieri mattina, un caso politico affrontato nella prima commissione “Affari generali e Bilancio” su iniziativa del consigliere di Fdi Pasquale Napoletano. Al centro del dibattito tra maggioranza e minoranza, le parole usate dal sindaco Carlo Marino in consiglio comunale durante l’approvazione del bilancio. In quell’occasione, lunedì, il sindaco aveva parlato ancora una volta di uscita dalla crisi annunciando la conclusione del pagamento delle prime rate del mutuo prevista per la fine dell’anno. Un ottimismo che sembra scontrarsi con le parole dei componenti della commissione straordinaria di liquidazione che hanno inviato l’avviso a Carrella, al sindaco, all’assessore alle finanze Gerarda Martino e al segretario comunale Salvatore Massi. Questo almeno è il dubbio della minoranza che chiede chiarezza sulla questione del crollo e continua a non essere convinta delle rassicurazioni presentate in Aula dai vertici dell’organizzazione. «La commissione che gestisce il collasso – dicono – denuncia la paralisi delle procedure e ordina agli uffici di sbloccare l’iter burocratico. Il sindaco e l’assessore, in Aula, ci hanno descritto una situazione sotto controllo con il Comune pronto ad uscire dalla crisi. Pur tenendo presente che si tratta di una questione tecnica tra l’Osl e il management, bisogna chiedersi se esiste un dialogo tra gli uffici e la politica e come quest’ultima intende affrontare il problema sollevato”.
A registrare problemi tra gli uffici è anche l’assessore Romolo Vignola, del gruppo “Riformisti per Terra di Lavoro”, presidente della commissione di controllo degli atti comunali, che fa presente anche i dubbi espressi dal collegio dei revisori dei conti nel consiglio di lunedì e che già in che nelle ultime settimane aveva chiesto maggiore celerità nell’azione degli uffici. «Quello affrontato nella prima commissione – spiega Vignola – è un tema serio che dovrebbe indurre gli uffici finanziari ad essere più vigorosi nel rispondere alle richieste che vengono avanzate. Anche il collegio dei revisori ha espresso dubbi in consiglio e sembra che i partiti della stessa amministrazione abbiano dubbi l’uno sull’operato dell’altro. Non va bene che si minacci di inviare gli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti. Per ora constatiamo che esiste un obiettivo politico condivisibile di uscire dalla crisi ma questa è una fase che va gestita con estremo rigore e mantenendo la barra dritta”. L’assessore Martino è a conoscenza del problema ma, dall’aeroporto, fa sapere di essere costretta a rinviare la discussione sull’argomento. Nella maggioranza confermate l’attenzione prioritaria all’obiettivo del superamento della crisi Giovanni Lombardi, consigliere del gruppo “Insieme per Caserta”. «La lentezza degli uffici finanziari – sostiene – non è una novità degli ultimi giorni. Le risorse umane sono quello che sono e la scrupolosità del manager ha rallentato ulteriormente il lavoro. Si tratta però di questioni tecniche sulle quali non abbiamo la competenza per poter intervenire, quindi rimandiamo all’operato del dirigente che abbiamo chiamato in commissione, con l’assessore Martino, per spiegarci il problema e riflettere insieme su una possibile soluzione”.
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