Carpi, Mirandola e San Pesistenzanio festeggiano i santi patroni – SulPanaro – .

Carpi, Mirandola e San Pesistenzanio festeggiano i santi patroni – SulPanaro – .
Carpi, Mirandola e San Pesistenzanio festeggiano i santi patroni – SulPanaro – .

CARPI- “Patrono 2024: comunità in dialogo per un futuro di condivisione e pace”. È questo lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno della Festa del Santo Patrono della Città e della Diocesi di Carpi, che è stata presentata venerdì 3 maggio, presso il Palazzo Vescovile di Carpi.

Il Tavolo Culturale Patrono della Città e Diocesi di Carpi, insieme al vicario generale, Mons. Gildo Manicardi, ha programmato una serie di eventi che spaziano dalla musica, alla cultura, allo sport, ai giochi, fino al “Pranzo del Patrono”, culminando ovviamente lunedì 20. Maggio, memoria liturgica di San Bernardino da Siena, con la solenne processione e la concelebrazione eucaristica. A presiedere quest’anno sarà monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, già vicario generale della diocesi di Carpi, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.

Una festa che, come già nel 2023, si allarga fino a includere anche Mirandola e San Paiutonio che festeggiano (16 maggio) lo stesso Santo Patrono, San Pesistenzanio Vescovo. A questo proposito è previsto un calendario di eventi condivisi, organizzati in “stile sinodale” dalle due comunità parrocchiali.

“Sono personalmente molto legato all’esperienza della festa del Santo Patrono perché ho cominciato ad occuparmene poco dopo il mio ritorno a Carpi da Roma, tre mesi prima che scoppiasse la pandemia – ha commentato monsignor Gildo Manicardi, vicario generale – Si tratta quindi di un iniziativa, come la viviamo adesso, che ha, per così dire, superato la pandemia: il programma stilato nel 2019 per maggio 2020 è ancora emblematico, infatti oggi ci sono ancora tutte quelle prime idee che furono messe in moto. A partire dal nome, Tavolo Culturale per il Santo Patrono, ‘culturale’ perché cerchiamo di rendere la festa del Santo Patrono una proposta culturale che educhi le persone. E abbiamo già ottenuto ‘allargamenti’ notevoli, ad esempio, ai nuovi cittadini, con il contributo del Consiglio per l’Integrazione, e al territorio di Mirandola e San Poxidnio, che festeggia il suo Santo Patrono il 16 maggio. Lo slogan scelto quest’anno è legato, sotto vari aspetti, a San Bernardino da Siena, patrono della città e della diocesi. Fu uomo di dialogo e di pace e la sua scomparsa portò la pace tra le famiglie carpigiane. Ma anche condivisione: scrisse uno dei più importanti trattati sull’usura, predicando un uso sociale delle ricchezze, costantemente finalizzato al bene comune. Inoltre, lasciò a Carpi un seme di santità, che oltre ad esprimersi concretamente nei pannelli con il Nome di Gesù esposti sulle case – che rimandano alle tavolette da lui utilizzate nella predicazione -, fiorì nella figura di San Bernardino Realino. Il santo gesuita carpigiano, morto nel 1616 a Lecce, si chiamava Bernardino perché la famiglia Bellentani, alla quale apparteneva sua madre, aveva ospitato nella nostra città il grande predicatore francescano”.

“Il titolo dell’edizione 2024, ‘Comunità in dialogo per un futuro di condivisione e di pace’, sintetizza le parole chiave che stanno alla base della Festa del Santo Patrono. Dunque, la comunità al singolare – quella cittadina, diocesana – ma anche le comunità al plurale, cioè le tante comunità presenti nella nostra società che danno vita al complesso programma del Festival – Carpigiani, Mirandolesi, Possidiani, nuovi cittadini, famiglie, sportivi, artisti, associazioni, volontariato, scuola – L’espressione ‘in dialogo’ è la sintesi di tutto il nostro pensiero e lavoro: le proposte della Festa Patronale nascono per incontrare gli altri, per camminare insieme, per dialogare gli uni agli altri – ha aggiunto Matteo Casalgrandi, presidente del Tavolo culturale, Patrono della Città e Diocesi di Carpi – Camminare insieme, dunque, ‘per un futuro di condivisione e di pace’: la pace è l’orizzonte a cui tutti guardiamo, che tutti desideriamo e per il quale cerchiamo di impegnarci nella condivisione. Ci tengo a sottolineare che nell’edizione 2024, dopo qualche anno di interruzione, ritorna il Premio Mamma Nina, per il quale è stato pubblicato il bando sul sito della Diocesi di Carpi ed è stata istituita un’apposita commissione che valuterà le applicazioni. La proclamazione del vincitore del Premio avverrà al termine della Messa solenne del 20 maggio, in Cattedrale. Questo Premio, dedicato alla Venerabile Mariana Saltini, se da un lato permette di continuare ad approfondire la conoscenza della sua figura e della sua testimonianza evangelica, dall’altro offre la possibilità di dare pubblico riconoscimento ad una realtà locale che si è distinta per la costruzione del bene comune, operando anche in modo innovativo e creativo nel campo della beneficenza e dell’ospitalità”.

 
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