Dentro la sfida ‘Bglia’. Bisoli gioca a scacchi con il passato. Il suo modello Sudtirol per Modena – .

Dentro la sfida ‘Bglia’. Bisoli gioca a scacchi con il passato. Il suo modello Sudtirol per Modena – .
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Ci vorrà tempo per vedere la vera Modena di Bisoli. Per sua stessa ammissione, anche per esigenze dettate dalla pura attualità. Meglio pensare a portare a casa il risultato immediato, la salvezza, e poi da giugno penseremo al futuro. Nei sogni e nelle ambizioni di chi ha scelto l’allenatore di Porretta Terme c’è naturalmente la visione di un Modena che si avvicini il più possibile al Sudtirol costruito da Bisoli poco più di un anno fa. E si è già detto come il destino si sia beffato nel mettere a confronto passato e presente sabato a Braglia. Ad Ascoli, seppur ancora nelle ormai note difficoltà di questa stagione, si è intravisto un primissimo dettaglio che farà parte, come una seconda pelle, della formazione per il campionato che verrà: l’attenta fase difensiva. E, sia chiaro, non si tratta esclusivamente di quel detto banale e povero di contenuti ‘meglio non prenderli’. No, stiamo parlando di qualcos’altro. Parliamo di attitudine, di mentalità. Il che potrebbe non piacere nemmeno dal punto di vista estetico e ovviamente se non ci fossero gusti soggettivi alla base del calcio sarebbe tutto molto noioso. Ma, e sono i risultati conseguiti dallo stesso Bisoli nel recente passato e non solo, a certificare che si tratta di una mentalità efficace.

È ancora molto presto, molto presto, per dire se la strada potrà somigliare anche solo a quella miracolosa degli altoatesini, ma Modena sembra aver cominciato a capire quanto solida dovrà essere per raggiungere certi risultati. Il lavoro dimostrato da Santoro in fase di non possesso palla, il carattere di Pergreffi, il margine di crescita che avrà Zaro (uno che conosce bene le richieste di Bisoli) e l’importanza delle ali (per le quali il Modena dovrà intervenire in estate) hanno potrebbero essere alcune delle basi da cui partire. E la partita di sabato si preannuncia quasi una partita a scacchi.

Insomma, se è vero che Bisoli conosce benissimo il suo avversario, il suo avversario sa tutto della tattica di Bisoli. E allora torniamo al secondo punto della filosofia dell’attuale allenatore delle Canarie: la libertà di gioco offensivo. Ebbene il suo Sudtirol ha segnato poco ma quando si è presentato lì lo ha fatto quasi divinamente.

Modena deve migliorare molto su questo punto, il mercato aiuterà. Per ora ha bisogno della migliore Tremolada possibile ma sa di aver visto ad Ascoli un Bozhanaj a dir poco ‘infuocato’. Perché anche le migliori partite a scacchi si vincono con la creatività e non solo con le estenuanti e maniacali tattiche dei giocatori.

 
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