Un pareggio che mette fine ai sogni Champions League. Quella laziale Igor Tudor è uscito male dalla trasferta di Monza, dove con la doppietta di Djuric si sono spente le ultime speranze di rimonta fino al quinto posto. I biancocelesti, che erano partiti bene con il gol di Immobile dopo dieci minuti, non riescono a tenere il passo del Monza, che ha dominato il campo soprattutto nella ripresa. Arriva così il primo pareggio della gestione Tudor dopo cinque vittorie e due sconfitte, un punto che cambia gli scenari e costringe la Lazio a guardarsi le spalle.
Difficoltà difensive
“La solidità difensiva è bella, abbiamo lavorato molto di più in attacco, quasi l’80% in attacco e il 20% in difesa. Eppure la cosa che sappiamo fare meglio è proprio questa fase difensiva, dove ci vuole cuore e voglia di non prendere gol”. Queste le parole di Tudor nella conferenza stampa prima della gara contro il Monza. Una fase difensiva che aveva funzionato fino a ieri, con la Lazio che mostra tutte le difficoltà palesate anche sotto la gestione Sarri. Poco poteva fare Mandas, protagonista più che positivo all’U-Power Stadium. Ha sofferto terribilmente Agriturismo, che ha tenuto in partita Djuric nel momentaneo 1-1 e che è stato sempre dominato dal bosniaco nel 2-2 finale. Due gol subiti che mancavano in Serie A da quasi due mesi, dall’ultima partita prima dell’arrivo di Tudor, il successo per 3-2 in casa del Frosinone.
Troppo nervoso
Anche alla Lazio abbiamo visto tanto nervosismo. Il primo a diventare un protagonista negativo è stato Mattia Zaccagni, sostituito da Tudor dopo mezz’ora perché rischiava l’espulsione dopo il primo cartellino giallo in avvio di gara. L’ex giocatore del Verona è uscito deluso, ha lanciato una bottiglia d’acqua verso la panchina e si è diretto negli spogliatoi. Nervosismo al momento della sostituzione anche per Luis Alberto, uscito dopo un’ora per lasciare spazio a Vecino. Nel finale di gara poi il confronto acceso con i tifosi della sezione ospiti, con Marusic e Guendouzi tra i più attivi e appassionati con i tifosi. Scene di nervosismo che certificano l’addio alla Champions League e la necessità ora di guardarsi le spalle per difendere l’Europa.
