Arriva il biglietto per visitare Venezia. Ok dal consumismo – .

Arriva il biglietto per visitare Venezia. Ok dal consumismo – .
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Dal 25 aprile 2024 Venezia accoglierà i visitatori con una nuova arrivata: il biglietto d’ingresso. Un’imposizione non solo per preservarne le delicate strutture, ma anche per calmare l’ondata di turismo mordi e fuggi che rischia di soffocare la città lagunare. Questa iniziativa, proposta dal Comune lagunare, arriva dopo tante polemiche e anticipazioni, pronta a debuttare in occasione dei ponti primaverili, giorni di maggiore affluenza.

Il biglietto d’ingresso al Pantheon di Roma, introdotto anche per sostenere la conservazione del patrimonio culturale, avrà un impatto sui visitatori una tassa di 5 euro. La spesa sarà però mitigata da una serie di esenzioni e riduzioni, garantendo il libero accesso a residenti, giovani e categorie specifiche, mentre il ricavato sarà destinato a diversi enti, tra cui il Ministero dei Beni Culturali, Diocesi di Roma e Comune.

Ma non solo Venezia e Roma lavorano per preservare la propria identità e mitigare l’impatto del turismo. Persino il Cinque terre adottare misure drastiche: il raddoppio del prezzo dei biglietti ferroviari, negoziato tra Regione e Trenitalia, mira a rallentare l’afflusso di visitatori. Se da un lato si spera di preservare la bellezza naturale e il tessuto sociale di questi luoghi, dall’altro si scatenano una serie di proteste per i costi aggiuntivi che gravano sui viaggiatori.
In un’epoca in cui il turismo di massa può essere una benedizione o una maledizione per le destinazioni, l’introduzione di tariffe di ingresso e costi aggiuntivi solleva questioni cruciali sull’equilibrio tra preservazione e accessibilità. La sfida sta nel trovare un compromesso che tuteli il patrimonio culturale e naturale, senza escludere coloro che desiderano esplorare e godere di queste meraviglie.

L’introduzione del biglietto d’ingresso a Venezia ha ricevuto un forte sostegno da parte del Comitato tecnico scientifico dell’Associazione Consumismo.

Il Comitato per il Consumismo, composto da esperti di vari settori, avvocati, insegnanti, professionisti, è sempre attivo nella tutela dei consumatori, ed è favorevole a misure simili nelle destinazioni turistiche afflitte da overtourism, come alcune spiagge della Sardegna e Cinque Terre. L’esempio di Cala Luna, che ha adottato un sistema di ingresso a pagamento, dimostra che questa pratica può essere efficace nella gestione dell’afflusso turistico e nella preservazione delle risorse locali.

La recente manifestazione dei residenti a isole Canarie contro l’overtourism ha evidenziato l’esasperazione delle comunità locali di fronte all’eccessivo afflusso turistico. Questo fenomeno è alimentato dalla sempre maggiore accessibilità dei viaggi, grazie ai voli low cost e alla diffusione dei social media che rendono virali anche i luoghi più remoti.

Tuttavia, l’introduzione delle tasse d’ingresso non dovrebbe limitarsi ad essere una mera fonte di reddito, ma dovrebbe essere utilizzata per migliorare i servizi e proteggere i luoghi. È essenziale che i proventi di queste misure vengano reinvestiti nella conservazione ambientale, nel miglioramento delle infrastrutture turistiche e nel sostegno alle comunità locali.

L’uso delle tariffe d’ingresso come strumento per gestire l’afflusso turistico e proteggere le destinazioni vulnerabili è una soluzione che merita di essere esplorata e implementata in modo ponderato e responsabile, tenendo sempre presente l’equilibrio tra preservazione e accessibilità.

 
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