Concentrico Festival, torna a Carpi – SulPanaro – il palco più grande d’Italia.

Concentrico Festival, torna a Carpi – SulPanaro – il palco più grande d’Italia.
Concentrico Festival, torna a Carpi – SulPanaro – il palco più grande d’Italia.

CARPI – In otto edizioni, Concentrico Festival ha registrato la presenza di 83.000 spettatori, 532 artisti, 235 spettacoli, 86 compagnie teatrali nazionali e internazionali, 13 prime nazionali, abbracciando il teatro a 360° (dalla prosa al circo contemporaneo, passando per il teatro di piazza, il teatro per ragazzi e danza urbana) e aprendo una finestra sul mondo musicale e sulla sperimentazione artistica contemporanea.

Nato nel 2015 come festival di teatro all’aperto, Concentrico si propone di abbattere ogni barriera materiale e sociale per favorire una maggiore fruizione dell’arte e della cultura. All’internazionalità delle proposte si associa, infatti, l’attenzione rivolta alla formazione e al sostegno di realtà nazionali meritevoli e innovative, attraverso progetti di audience development, diffusione culturale e la sezione sperimentale Concentrico Plus.

La IX edizione – che si svolgerà dal 7 al 16 giugno – proporrà più di 30 eventi che coinvolgeranno un centinaio tra artisti e compagnie distribuiti in diverse aree dell’intrattenimento. Diffuso in tutta la città di Carpi, il Festival avrà 3 location di riferimento: l’ex mercato coperto di Piazzale Ramazzini che ospiterà Concentrico Art; Corso Roma che sarà il punto di partenza di un grande spettacolo itinerante inedito e la splendida location del Parco della Cappuccina che anche quest’anno sarà allestito e attrezzato con servizio food & drink e un piccolo mercatino di artigianato e fatto a mano.

Al Parco della Cappuccina saranno allestite 3 aree di spettacolo: lo chapiteau dedicato al circo contemporaneo, l’arena Aimag che ospiterà spettacoli di teatro, narrazione, teatro musicale e danza e il palco Concentrico Plus per concerti, danza contemporanea e grandi spettacoli.

Quest’anno la compagnia MagdaClan Circo di Torino proporrà sotto il suo chapiteau quattro spettacoli di circo contemporaneo: due grandi repliche collettive che coinvolgeranno tutti gli artisti della compagnia, sia acrobati che musicisti, e due performance solistiche. Inizieremo con Eccezione (in replica dal 7 al 9 giugno), un viaggio nell’universo poetico del MagdaClan diverso a seconda del territorio che lo ospita, un sapiente mix di corpi acrobatici e musica dal vivo, dove gli artisti saranno messi alla prova test mediante dispositivi e dispositivi meccanici; Emisfero (replica dal 13 al 16 giugno), un omaggio all’uomo e al suo incredibile meccanismo, all’equilibrio quotidiano, al circo della vita. Alessandro Maida, uno dei fondatori della compagnia, presenterà il suo nuovo progetto solista dal titolo 2984 (11 giugno): unico nel suo genere, è un racconto che parla di domani ma riflette sull’oggi, dove il circo esiste ma il suo utilizzo sfuma al servizio della narrazione e traccia un percorso che, con dolce ironia, ci accompagna ad una serena accettazione della fine del mondo.

Giorgia Russo, artista specializzata nelle discipline dei frutti aerei e laureata in Antropologia Culturale ed Etnologia, proporrà il suo approccio trasversale tra indagine artistica e antropologica nello spettacolo in anteprima mondiale Sweet Molotov (12 giugno): una piccola poesia scritta con il corpo per raccontare con un cinismo generoso come un disastro personale a volte rasenta l’assurdità o, per meglio dire, la commedia.

MagdaClan è una delle compagnie di circo contemporaneo italiane più amate. Il collettivo è formato da quindici giovani tra acrobati, musicisti e tecnici e porta avanti il ​​sogno comune di diffondere meraviglia attraverso i codici del nuovo circo. MagdaClan è anche un progetto che sviluppa e promuove il linguaggio circense, non solo attraverso la scena, ma anche attraverso l’organizzazione di festival, rassegne e network.

L’Arena Aimag, la cui programmazione e realizzazione è supportata dai main sponsor e sostenitori storici della manifestazione Aimag Spa e Sinergas Spa, proporrà ogni sera un evento diverso, arricchendo il cartellone del festival che riscopre la sua dimensione più teatrale. Kepler – 452 (7 giugno) aprirà la mostra con il monologo sul tema dell’odio sociale e sui social Gli Altri.

Indagine sui nuovissimi mostri che si svolge come un’indagine, per scoprire l’identità di uno di questi Altri e provare a identificarsi con la sua vita. Un reportage teatrale per uscire dal nostro isolamento e incontrare quella parte del Paese che ci siamo ostinati a considerare minoritaria, inimmaginabile e che oggi si mostra in tutta la sua potenza. La compagnia nata a Bologna coltiva l’urgenza di aprire le porte dei teatri, convinta che la realtà abbia una forza drammaturgica autonoma, che attende solo di essere organizzata.

I format teatrali realizzati spaziano dal coinvolgimento di non professionisti in scena ai reportage teatrali che trasformano le indagini sulla realtà in momenti performativi, fino alla creazione di percorsi di interazione con lo spazio urbano.

Si prosegue con la danza contemporanea di Made in Ilva (8 giugno) di Instabili Vaganti, definita dalla critica un capolavoro del teatro fisico ed esempio di biomeccanica contemporanea. Un assolo in cui l’attore interpreta un lavoratore, archetipo del lavoratore contemporaneo, che agisce ingabbiato in strutture metalliche compiendo azioni ripetitive e acrobatiche che lo portano all’alienazione. La fiction si avvale anche delle testimonianze dei lavoratori dell’Ilva. Lo spettacolo è stato tradotto in tre lingue e presentato nei maggiori festival internazionali con oltre 200 rappresentazioni in più di 15 paesi.

La compagnia si caratterizza per la ricerca e la sperimentazione nel teatro fisico e nelle arti performative contemporanee. Ha presentato le sue produzioni e progetti in oltre venti paesi, traducendo le sue opere in tre lingue e collezionando numerosi premi nazionali e internazionali.

Uno dei giovani autori più talentuosi del panorama italiano, Niccolò Fettarappa, sarà in scena con Apocalisse Tascabile (11 giugno), atto unico eroico-comico sull’apocalisse vista dal punto di vista di due giovani “scartati”. Dio appare in un supermercato alla periferia di Roma e annuncia la fine del mondo. Il cambiamento è incarnato da due apostoli under 30 che portano in scena la rabbia di una generazione così giovane e già così morta, un’occasione per risvegliare quella “forza messianica debole” che secondo Benjamin è depositata in ogni generazione, in attesa di essere portata alla luce per indebolire il mondo.

La scrittrice, autrice e conduttrice radiofonica Carlotta Vagnoli sarà sul palco con un monologo inedito che riassume il suo punto di vista sul ruolo delle donne nella società attuale: Le Solite Stronze (12 giugno) racconta come chi non corrisponde allo stereotipo dell’angelo del focolare è accusato di essere una stronza. In un mondo a misura d’uomo, anche essere una stronza diventa una questione di sopravvivenza. Attraverso i suoi canali social, Carlotta Vagnoli contribuisce, insieme a tante altre voci, a sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Nel 2021 hai pubblicato Maledetta Sfortuna: vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere, per Fabbri editore, seguito da Poverine, edito da Einaudi. Il suo ultimo libro, Memoria delle mie puttane allegre, edito da Marsilio, è del 2022.

L’Aimag Arena ospiterà poi una delle compagnie più innovative del panorama teatrale contemporaneo che si distingue per un linguaggio che viene ampiamente definito pop, rock, punk: Babilonia Teatri che si è affermata sulla scena italiana per il suo sguardo irriverente e divergente. oggi. I suoi spettacoli hanno vinto numerosi premi tra cui il Premio Scenario, due premi Ubu, il premio Hystrio per la drammaturgia, il premio Franco Enriquez per l’impegno civile, il Leone d’Argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia.

Al festival presenteranno Calcinculo (13 giugno), uno spettacolo dove le parole prendono la forma della musica. IL
delirio paranoico di un mondo che sceglie come guida la paura percepita, le sue perversioni e la sua incapacità di immaginare un futuro, di sognarlo, di tendere verso un ideale, di credere. Una storia tagliente, dolorosa e ironica dove le contraddizioni che osserviamo sono prima di tutto le nostre.

Il secondo fine settimana si apre con il monologo C’era una volta la guerra (14 giugno) prodotto da EMERGENCY Ong Onlus. Uno spettacolo che ripercorre la storia degli ultimi decenni per dimostrarci che la guerra non è mai inevitabile. Questo spettacolo vuole essere un contributo ad un’educazione che includa l’utopia nel suo percorso. Le storie di chi si è opposto prenderanno vita sul palco con Mario Spallino, accompagnati da musiche e canzoni originali.

Il festival si concluderà con il ritorno di Giuseppe Ciciriello con il nuovo spettacolo che unisce teatro di narrazione, teatro musicale e teatro d’attore: Viva Garibaldi (16 giugno). L’Italia è il Paese più bello del mondo e in ogni città c’è una strada dedicata a Giuseppe Garibaldi e agli uomini e alle donne del Risorgimento che hanno fatto l’Italia. L’avvincente storia dell’unificazione contrastava con la storia dei Mondiali del 1982, una finale epica nella memoria degli italiani. Perché, diciamocelo, gli italiani si ritrovano anche lì, nelle finali dei mondiali di calcio, in quei momenti in cui il sentimento nazionale ci unisce, è lì che ci sentiamo uniti e fratelli, tutti figli di una grande Italia. I tre attori musicali, sulle note swing di una piccola orchestra, racconteranno le storie di un gruppo di uomini e donne che in tempi e campi diversi hanno giocato per fare l’Italia.

Giuseppe Ciciriello è un attore, musicista, autore e regista pugliese. Lavora sia per il teatro che in diverse produzioni televisive e cinematografiche tra cui le più recenti: Malamore, per la regia di Francesca Schirru; Palazzina Laf, regia di Michele Riondino e Cani Randagi, regia di Alessandro Zizzo, di cui è protagonista.

 
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