“Come è noto, le piante hanno vita propria e sono soggette a malattie come nel caso dei pioppi della pista ciclabile di Via Galilei, dove la situazione è talmente grave per l’incolumità generale delle persone che solo con l’abbattimento si può risolvere il problema. risolto il problema emergente. Si tratta dell’abbattimento di 69 pioppi ritenuti pericolosi per l’incolumità pubblica e a questo proposito credo sia difficile esprimere obiezioni o critiche, perché la salute e la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”.
Ma il tema in questione si presta ad alcune considerazioni di carattere generale secondo uno dei decani della politica locale.
«Il Comune ha da tempo realizzato – giustamente – una fitta rete di piste ciclabili fiancheggiate da alberi o arbusti” rileva Gianfranco Spadoni, per Lista per Ravenna. “La manutenzione ordinaria di questi impianti – così come delle piste – è ridotta al minimo e questo sicuramente incide sulle normali condizioni della vegetazione. Per lunghi tratti si vedono arbusti e piante secche, prive delle condizioni minime di vivibilità a causa, come dicevamo, della scarsa manutenzione ma anche della mancanza di annaffiature e di minime cure. Con questi presupposti appare davvero difficile conservare il prezioso patrimonio verde, il cui risultato è sotto gli occhi di tutti. Inoltre, le specie arboree da posizionare lungo i pendii dovrebbero essere selezionate con maggiore attenzione per evitare frequenti allontanamenti. A questo punto, però, confidiamo nella piantumazione di nuove varietà arboree per compensare l’abbattimento dei 69 pioppi che, in buone condizioni, potrebbero raggiungere i 200 anni di vita”.
