Con i tedeschi di Chemnitz, l’ex biancorosso Ousman Krubally ha appena conquistato il trofeo in una finale mozzafiato
In attesa di assistere all’atto finale dell’Eurolega, sono qui altri eventi europei sono già arrivati al capolinea. Uno di questi è il Coppa Europa Fiba (torneo che ha visto tra le partecipanti italiane Varese e Brindisi). L’atto finale è stata la sfida andata e ritorno tra i turchi di Bahcesehir e i tedeschi di Chemnitz. Nel roster dei 99ers, come vengono chiamate le squadre teutoniche, c’è anche un ex biancorosso: Ousman Krubally.
Il grande americano di origini gambiane è passato da Pistoia nel non è stata una stagione molto fortunata, né per la squadra in generale né per lui in particolare. In effetti lo era nel 2017/18già alla soglia dei trent’anni, che il prodotto dello Stato della Georgia si è messo agli ordini di coach Ramagli prima e di coach Moretti poiin quella che è stata senza dubbio la stagione peggiore del club di via Fermi in Serie A. C’è da dire che Krubally lo è stato uno dei pochi a rimanere in sella durante tutto l’anno, raccogliendo anche ottimi numeri come Una media di 12,2 punti e 10,1 rimbalzi.
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IL VIAGGIO E LA VITTORIA
La sua è stata una carriera autentica “L’Europa giramondo”: oltre all’Italia, le sue tappe sono state Gran Bretagna, Olanda, Slovenia, Grecia, Kazakistan, Cipro, Francia e, infine, Germania. Proprio a Chemnitzla terza città della Terra di Sassonia in termini di abitanti, arrivata da pochi giorni, la gioia più grande della sua carriera con la vittoria della Fiba Europe Cup. Un successo difficile, dopo l’85-74 in casa la prima tappa, seguita dal ritorno in Türkiye che ha avuto un finale emozionante. Differenza canestro pareggiata da Bahcesehir al 40′: col tempo. Alla fine del primo tempo supplementare, solo un punto ha fatto la differenza affinché fosse finalmente possibile assegnare la coppa ai tedeschi.
Festa quindi anche per Ousman Krubally, che chiude la sua finale di ritorno con 12 punti segnati, 5 rimbalzi e un 14 più-meno ce la fa il giocatore più positivamente decisivo della sua squadra. Un giocatore che, oggi 36enne, si è reso protagonista un traguardo importante per il suo club, dimostrando di poter ancora fare la differenza sul parquet. A Pistoia, forse, la sua memoria potrebbe essere un po’ distorta da come è andata quella stagione, ma il suo spirito competitivo e le sue capacità tecniche (anche se non supportato da un vero fisico da pivot) è rimasto innegabile.
